Lavazza sponsor della città per tre anni

Siglato l’accordo per alcune centinaia di migliaia di euro con Vela e Fondazione Musei. Si parte con una mostra
Interpress/Mazzega Pivato Venezia, 22.09.2015.- Mostra fotografica.- 62 scatti realizzati da Steve McCurry in 12 diversi paesi ed esposta all'Arsenale Nord Tesa 113.-
Interpress/Mazzega Pivato Venezia, 22.09.2015.- Mostra fotografica.- 62 scatti realizzati da Steve McCurry in 12 diversi paesi ed esposta all'Arsenale Nord Tesa 113.-

VENEZIA. Un Caffè lungo tre anni. È quello che «servirà» a Venezia la Lavazza, il marchio torinese specializzato nella nera bevanda che ha raggiunto un accordo ufficiale di partnership con Vela - la società comunale che gestisce marketing ed eventi - allargato alla Fondazione Musei Civici che è stato presentato ieri nel Salone da Ballo del museo Correr.

Riservatezza sui contenuti economici dell’accordo - che né il presidente di Vela Piero Rosa Salva che ha presentato l’iniziativa con il direttore dei Musei Civici Gabriella Belli, né il direttore Corporate Image dell’azienda Francesca Lavazza - hanno voluto esplicitare, definiti comunque «importanti».

Si tratterebbe comunque di alcune centinaia di migliaia di euro l’anno per il triennio, che prevedono sia iniziative dirette della Lavazza, sia sponsorizzazioni vere e proprie come quelle per un significativo restauro di opere che dovranno essere concordate con i Musei Civici.

Il primo tangibile risultato è lo sbarco in laguna, dopo Milano, della mostra di «scatti» del celebre fotoreporter statunitense Steve McCurry - celebre per il ritratto di ragazza afghana di qualche anno fa che ha fatto il giro del mondo - ospitata da ieri (e fino all’8 novembre) alla Tesa 113 dell’Arsenale Nord.

«From these hands - A journey along the coffee trail» è il titolo e la mostra documenta la coltivazione del caffè in dodici Paesi diversi - dal Brasile, alla Colombia, dall’Etiopia all’India, al Vietnam - legandosi anche al progetto di sostenibilità iTierra! finanziato da Lavazza, di cui McCurry è testimonial.

Altre iniziative, anche espositive, saranno programmate per i tre anni di accordo, ma Lavazza parteciperà anche alla promozione delle feste tradizionali veneziana, dal Carnevale, al Redentore, alla Sensa, alla Regata Storica, all’Inverno Veneziano, facendo anche attività di pubbliche relazioni.

Tra i «ritorni» previsti per Lavazza dall’accordo triennale - come ha spiegato anche il direttore generale di Vela Vincenzo Monaco - la disponibilità di vaporetti ricoperti con il marchio dell’azienda e del maxispazio per affissioni sulla facciata del Garage Comunale, ma anche la stampigliatura con il marchio Lavazza sui biglietti della Fondazione Musei Civici.

Rosa Salva ha insistito molto ieri sull’importanza dell’accordo con Lavazza e anche sul fatto che esso permette di «fare sistema» a istituzioni comunali come Vela e la Fondazione Musei Civici. C’è, evidentemente, per il Comune e per le sue aziende - a cominciare appunto da Vela, che ha questo compito specifico - la necessità di trovare nuove risorse per la città e per le proprie attività, ovviamente senza svendersi. L’accordo con la Lavazza sembra andare in questa direzione e l’obiettivo è ora quello di stipularne altri analoghi, mettendo a frutto - come finora è avvenuto troppo poco - le straordinarie opportunità che offre una città come Venezia.

Un obiettivo che dovrà interessare anche il nuovo presidente della Fondazione Musei Civici che prendeà il posto di Hartsarich. (e.t.)

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