Lav: "Vietato abbattere le nutrie"

Mentre a Favaro si chiede un piano di contenimento dei roditori, l'associazione animalista diffida gli anti locali: "Necessario un piano approvato dai prefetti"

MESTRE. Abbattete le nutrie, no è vietato. A Favaro si cerca di correre ai ripari, ma l’associazione animalista Lav minaccia querele e nota come il Parlamento abbia di fatto sospeso oggi l’efficacia dei programmi di abbattimento senza un piano dettagliato. A Favaro da tempo molti residenti si lamentano dell’aumento delle nutrie nelle zone di campagna e vicino ai corsi di fiumi. Un tema delicato, giacché sottende una questione sanitaria e ambientale. L’ordine del giorno votato dal consiglio della Municipalità parla di «emergenza» e chiama in causa i cacciatori, chiedendo che vengano autorizzati ad abbattere e catturare le nutrie. Critico il Pd, mediante il suo capogruppo, Alessandro Baglioni: «Si tratta di un problema complesso per le sue implicazioni, che va approfondito bene, c’è tutta una normativa, bisogna capire cosa hanno fatto gli altri comuni. Non è un argomento da discutere a casaccio, mentre sulle nutrie la Lista Brugnaro ha forzato il Consiglio su un testo pessimo e su una tematica non conosciuta anche dalla stessa maggioranza. È un tema reale affrontato nel modo peggiore: è stato proposto un testo sul quale moltissimi consiglieri hanno avanzato dubbi. Per questo motivo molte sono state le richieste al presidente di riportare il documento in commissione, richieste arrivate dai consiglieri del Pd, del Movimento 5 Stelle, del Gruppo Misto, di Forza Italia e anche dal consigliere Vanin della Lista Brugnaro. La volontà di approvare frettolosamente un documento senza un adeguato approfondimento ha fatto sì che il Consiglio si sia espresso su tematiche che molti non conoscevano. Si è sentito di tutto: da un consigliere di maggioranza che ha definito il documento una “bozza” ad un altro (sempre di maggioranza) il quale ha spiegato che intanto si indicavano dei contenuti, ma che si trattava solo di un esempio». «Siamo lontani anni luce», conclude il consigliere del Pd, «dalla ricerca di raggiungere un obiettivo nel modo migliore e corretto, cercando di approfondire la tematica».

Agostini Treviso nutrie in villa manfrin
Agostini Treviso nutrie in villa manfrin


Ma lo stop al'abbattimento delle nutrie senza l'approvazione di un programma specifico arriva dagli animalisti della Lav, che che cita il provvedimento assunto dalla Camera: "Con l’approvazione definitiva dell’articolo 7 del collegato ambientale alla legge di stabilità, avvenuta martedì alla Camera dei Deputati, la gestione delle popolazioni di nutrie ritorna nell’alveo dall’articolo 19 della Legge nazionale sulla tutela della fauna selvatica, che impone piani di controllo che utilizzino prioritariamente metodi incruenti. Da oggi quindi, devono essere sospesi tutti i piani regionali e comunali che prevedono l’uccisione di questi animali".
E' l'ennesimo stop alla caccia ai grandi rotidori che in molte zone ha portato sia al via libera alle doppiette, sia a strani e contestati piani di riduzione dei mammiferi a base di improbabili "menù alla nutria" proposti anche dall'assessore provinciale trevigiano Mirco Lorenzon.
"E’ necessario che i Prefetti diramino puntuali disposizioni a Regioni e Comuni perché ritirino immediatamente tutti i piani di abbattimento delle nutrie - commenta Massimo Vitturi responsabile Animali Selvatici della LAV – per questo, da oggi la LAV vigilerà e provvederà a denunciare tutti quegli amministratori che non avessero ancora ritirato i piani di controllo delle nutrie, emessi ai sensi della normativa oramai superata dalle modifiche appena approvate in Parlamento”.

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