«L’autostrada del mare è solo dannosa»

Il sindaco di Meolo Aliprandi e il deputato Spessotto (M5S) attaccano gli albergatori di Jesolo

MEOLO. Autostrada del Mare, fuoco di fila contro gli albergatori jesolani. A più di un amministratore dei Comuni dell’entroterra non sono piaciute le dichiarazioni del presidente dell’Aja, Massimiliano Schiavon, che ha sollecitato una rapida realizzazione della superstrada Meolo-Jesolo, non lesinando stoccate al fronte del no.

«Anziché consumare inutili polemiche, il presidente Schiavon dovrebbe unirsi ai sindaci, alle altre associazioni di categoria e ai cittadini per perseguire lo stesso obiettivo, ovvero rendere efficiente il nostro sistema infrastrutturale che è inadeguato per la mancanza di un progetto globale», attacca il sindaco di Meolo, Loretta Aliprandi, «sono anni che i nostri territori contrastano la via del Mare, poiché è palese la sua inutilità e insostenibilità economica, come palese è il fatto che con tale progetto non vengono affrontati i veri nodi critici della viabilità che porta al litorale, perché il problema si pone all’ingresso di Jesolo».

Aliprandi sottolinea che esistono soluzioni alternative che tengono conto delle necessità del turismo. «Progetti che potrebbero recare beneficio ai nostri territori e offrire un servizio vantaggioso per il litorale», aggiunge il sindaco di Meolo, «parliamo di una riqualificazione della Treviso-Mare quale arteria di scorrimento veloce, a step, affrontando prima i tratti più pericolosi e via via gli altri, mantenendo la strada pubblica e libera. Altra proposta è quella della creazione di un sistema metropolitano su rotaia che colleghi entroterra e litorale. Un’autostrada sarebbe la morte per l’entroterra e non recherebbe beneficio all’unico punto critico, l’ingresso a Jesolo».

A breve i sindaci del “no” avranno un nuovo incontro con l’assessore regionale Coppola. «È ormai evidente che la via del Mare non risolverà il problema degli incolonnamenti a ridosso del litorale, ma tenderà ad amplificarli», commenta la deputata del M5S, Arianna Spessotto, «l’infrastruttura terminerà all’altezza della rotatoria Frova, quindi a monte degli esistenti colli di bottiglia. È altrettanto certo il riversamento del traffico sulle arterie secondarie e nei piccoli centri considerato che, in aggiunta ai vecchi problemi irrisolti, si aggiungerà quello del pedaggio. Per tutte queste ragioni, e per il grado di distorsione su cui si è innestato l’iter dell’opera, il M5S ritiene che sia necessario stralciare il progetto».

Spessotto si è resa disponibile a un confronto con gli amministratori jesolani.

Giovanni Monforte

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia