L’autonomia del Veneto secondo Mario Bertolissi

Concepite per generare una discontinuità rispetto al passato, finora tutte le ipotesi di riforma dell’attività delle Regioni ordinarie hanno suscitato enorme clamore, ma quali conseguenze utili per il Paese? L’obiettivo di tradurre in pratica un sogno del Costituente, valorizzando il principio del buon andamento – ossia buon governo e buona amministrazione – non è stato raggiunto. Perché? E quali sono le mosse giuste per non perdere oggi un’altra preziosa occasione?
Se ne discuterà oggi dalle 11 al Museo M9 con Mario Bertolissi, docente di Diritto costituzionale all’Università di Padova. All’auditorium dell’M9 è in programma la presentazione del suo libro “Autonomia-Ragioni e prospettive” edito da Marsilio. Accanto all’insigne costituzionalista saranno presenti Alberto Lucarelli, docente di Diritto costituzionale all’Università di Napoli Federico II e il presidente della Regione Luca Zaia. L’incontro sarà moderato dal giornalista Paolo Del Debbio. Nel libro appena pubblicato, il professor Bertolissi spiega i motivi per cui non sussistono più le condizioni di un tempo, quali sono i problemi reali e quanto corrispondono agli argomenti che animano il dibattito pubblico; esamina l’articolo «della discordia» – 116 comma 3 – della Costituzione e ricostruisce in breve le vicende legate a un federalismo mai compiuto; infine, numeri alla mano, analizza le ricadute concrete dell’attuazione della riforma come si prospetta oggi, evidenziando le urgenze indifferibili e la reale posta in gioco. Ne emerge come debito pubblico, disoccupazione giovanile ed emigrazione dei migliori talenti siano strettamente collegati alla riforma che deve quindi essere pensata come un reale rinnovamento dell’amministrazione. —
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