L’autobus gli schiaccia il piede ferito un quindicenne jesolano

Fossalta di Piave. Il ragazzo stava aspettando il mezzo per tornare a casa al termine della scuola I genitori: «Colpa della calca che c’è tutti i giorni». L’Atvo: «È stato spinto». Indagano i carabinieri
LAZZARINI JESOLO: NUOVA STAZIONE ATVO. 19-04-09 LIGHT IMAGE
LAZZARINI JESOLO: NUOVA STAZIONE ATVO. 19-04-09 LIGHT IMAGE

FOSSALTA DI PIAVE. Ressa per prendere l’autobus, investito un quindicenne jesolano che si è fratturato un piede. Stava attendendo di salire sul mezzo dell’Atvo alla fermata di via XXIII Giugno, davanti al Comune, assieme agli altri studenti, per lo più provenienti dalle scuole superiori e professionali della zona, verso le 14 di ieri.

Una calca quotidiana a causa della quale è sempre un’avventura salire sul mezzo pubblico che si riempie poi di studenti per il rientro a casa in tutto il Sandonatese e il litorale. Il ragazzo, forse inavvertitamente spinto da qualcuno, pare si sia sporto oltre la fermata e l’autobus in arrivo lo ha investito, schiacciandogli un piede. L’incidente gli ha procurato duna frattura al piede e calcagno. I compagni di scuola lo hanno soccorso, avvertendo l’autista e chiamando il 118. Lo hanno aiutato a liberarsi dall’enorme ruota che gli bloccava il piede schiacciato sull’asfalto. Una scena impressionante.

L’autoambulanza del 118 è arrivata in pochi minuti e lo ha trasportato d’urgenza all'ospedale di San Donà, reparto di pronto soccorso, dov’è stato ricoverato e preso in cura dai sanitari che hanno diagnosticato la frattura. Il ragazzo poi è stato trasportato in elicottero a Padova dove esiste un reparto altamente specializzato per questi casi. Sul posto anche i carabinieri per i rilievi.

Le famiglie si sono ribellate di fronte al problema della calca per salire sui mezzi pubblici. «Ogni giorno è la stessa cosa», commentano arrabbiati papà e mamme, «lo abbiamo sottolineato più volte. L’incidente di ieri era annunciato, è stato un miracolo che si sia concluso con una frattura, a quanto ci è stato detto, ma chissà cosa poteva accadere. Gli studenti in attesa alla fermata saranno oltre una cinquantina, tutti i giorni ad aspettare con ansia che arrivi il mezzo. Se dovessero salire sul prossimo, quello successivo alle 14, dovrebbero attendere ancora circa tre quarti d’ora. E' normale che tutti vogliano salire sul primo per tornare a casa. Paghiamo fino a 450 euro l’anno per gli abbonamenti e sarebbe giusto avere un servizio adeguato, varie corse in base al numero degli utenti per permettere che i ragazzi salgano tranquillamente e abbiano garantito il loro posto. I pullman partono tutti i giorni con la calca, ogni volta ce n’è qualcuno che ha la gamba incastrata tra le porte o lo zainetto. I rischi sono quotidiani. Sono ragazzi che vanno e tornano da scuola, non delinquenti che vanno in giro di notte».

Dell'episodio è stato subito informato anche il sindaco di Fossalta di Piave, Massimo Sensini, mentre sono in corso i rilievi dei carabinieri che hanno raccolto alcune testimonianze. La direzione dell'Atvo attende l’esito dei rilievi: «Non è una questione di corse in più. A noi risulta che il giovane, per il quale esterniamo la nostra preoccupazione vista la gravità della ferita riportata, sia stato spinto da qualcuno, i rilievi lo accerteranno».

Giovanni Cagnassi

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