"L'aumento delle tasse mette a rischio i fondi della Fenice"
VENEZIA. Dopo l'allarme lanciato dal presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti sui contributi alla Scala, ad altissimo rischio a causa dell'aumento della tassazione per le fondazioni previsto dalla legge di stabilita', il presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre e' intervenuto sulla questione, che a Venezia riguarda il Teatro La Fenice.
"La nuova e retroattiva tassazione sui dividendi percepiti dalle fondazioni di origine bancaria - spiega Segre - mette anche noi in gravissima difficolta'. Per noi si presenta il medesimo problema nei riguardi della contribuzione assegnata dalla Fondazione di Venezia alla fondazione lirica La Fenice ogni anno. Il tema e' ben noto: dalla loro costituzione in fondazione, i teatri dedicati alla musica lirica e sinfonica ricercano contributi da soggetti privati che si assommino al contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus) erogato dal Ministero dei Beni Culturali. Una procedura prevista dalla legge stessa sui teatri lirici. A Milano la dimensione finanziaria e' rilevante, ma anche a Venezia non e' da poco: dal 1999, ogni anno, piu' o meno un milione di euro transita dalla Fondazione di Venezia al teatro lirico: lo facciamo con piacere e con coscienza, poiche' contrariamente ad altre istituzioni locali la Fenice mantiene alto il proprio prodotto culturale e si adopera a raggiungere il pareggio dei propri conti riuscendoci negli ultimi anni con continuita".
"Anzi - aggiunge Segre - la nostra contribuzione alla Fenice rappresenta una cifra elevata, pari al 3 per mille del nostro patrimonio contabile, mentre la Fondazione Cariplo eroga l'1 per mille del proprio patrimonio, superiore di 20 volte rispetto al nostro e quindi assai piu' capiente in valore assoluto. Ancora una volta la recente decisione del Governo e del Parlamento rivolta a prendere dalle fondazioni di origine bancaria denaro che in realta' e' (era) gia' di altri, mostra lo sconquasso sociale che sta producendo".
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