L’Atvo si rafforza cento bus ecologici e un nuovo socio

Un’associazione di imprese entra in azienda con 5 milioni Nei programmi le nuove stazioni di San Donà e Portogruaro
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - TURCHETTO FABIO PRES. ATVO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - TURCHETTO FABIO PRES. ATVO

Cresce il parco bus, in arrivo 100 nuovi mezzi per l’Atvo. Una conseguenza dell’aumento di capitale, l’ingresso di un nuovo socio e l’affidamento del servizio di trasporto pubblico per altri 13 anni.

La bottiglia di champagne, anzi di nostrano prosecco, è già stata stappata nel 2016 per l’Atvo. Un bel modo di chiudere l’anno dopo tante novità e progetti realizzati dall’azienda di piazza IV Novembre. C’è la nuova applicazione, l’unica nel suo genere, in grado di organizzare il viaggio di un utente in ogni suo aspetto, poi l’abbonamento online. E, ancora, l'inserimento del wifi free nei bus turistici, dagli aeroporti di Venezia e Treviso a Jesolo, con la previsione, entro la primavera, di allargare le tratte con questo tipo di servizio.

Ora l’assemblea ha visto l’ingresso in Atvo di un nuovo socio privato. Si tratta di un’Ati (associazione temporanea di imprese) che entra in azienda con il 15% di quote. «E l’aspetto doppiamente importante», commenta il direttore Atvo, Stefano Cerchier, «è che porta in “dote” circa 5 milioni di euro, rendendo se possibile ancora più solida, anche in prospettiva, la società». Confermato il servizio di trasporto pubblico per altri 13 anni. «Siamo la prima società in Veneto ad avere ottemperato alla gara», aggiunge soddisfatto il presidente Atvo, Fabio Turchetto, «e c’è un altro aspetto da considerare: questo ci porta a respingere ancora una volta e ancora di più eventuali tentativi di assorbimento da parte di altre società. Atvo mantiene la sua autonomia ed è pronta ad investire ulteriormente per il futuro prossimo».

Ma è il piano industriale, per i prossimi cinque anni, l’argomento più interessante. Tra gli investimenti che saranno realizzati in questo periodo ci sonol’acquisto di un consistente numero di bus di linea. L’obiettivo è un centinaio, alcuni dei quali saranno completamente elettrici. Tutti saranno a tecnologia di ultima generazione, con particolare attenzione all’ambiente. Previsto anche il completamento dell’autostazione di Portogruaro e la realizzazione della nuova autostazione di San Donà nella zona della Porta Nord. E la ristrutturazione dell’autostazione di Caorle. «Atvo negli ultimi anni ha investito molto in qualità», conclude Turchetto, «tecnologia, innovazione informatica e sviluppo commerciale. Il cammino tracciato ci rende tra le realtà del Nordest, ma direi italiane, più importanti, sicuramente tra le poche che riesce a garantire una qualità del servizio molto alto, contando sulle proprie risorse e riuscendo a trarre anche profitti».

Giovanni Cagnassi

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