L’Ater vuole i soldi promessi dalla Regione

San Michele. Il presidente Mazzonetto: «Ci deve 12 milioni». Consegnati sette nuovi alloggi
SAN MICHELE AL T. DINO TOMMASELLA - LAMANTEA - NUOVE CASE ATER IN LOCALITA' MALAFESTA
SAN MICHELE AL T. DINO TOMMASELLA - LAMANTEA - NUOVE CASE ATER IN LOCALITA' MALAFESTA

SAN MICHELE. L'Ater di Venezia ha consegnato sette nuovi alloggi ricavati da una stalla ristrutturata. La consegna è avvenuta ieri mattina con una doppia cerimonia, la prima nella sede municipale di San Michele, la seconda invece in via Isonzo a Malafesta, dove c'è lo stabile con le case popolari. A dire il vero si tratta di una posizione un po' decentrata, per non dire scomoda; ma di quelle residenze avevano bisogno le famiglie che avevano espressamente presentato richiesta all'amministrazione comunale di San Michele. Nel corso della cerimonia comunque il presidente di Ater Venezia, Alberto Mazzonetto ha tuonato contro la Regione, i cui rappresentanti erano assenti alla cerimonia di consegna. Mazzonetto ha espresso concetti molto pesanti contro l'amministrazione regionale. «La Regione ci deve 12 milioni», ha detto Mazzonetto, «infatti hanno deliberato tutti questi denari, negli ultimi due anni, ma nelle nostre casse non è arrivato un solo euro. Così non si fa». Mazzonetto sostiene che quei finanziamenti servono per le manutenzioni degli alloggi e la costruzione di diverse unità abitative. Poi ha rincarato la dose. «Non c'è alcuna sensibilità della Regione nei nostri confronti», continua, «faremo dei decreti ingiuntivi contro l'ente perché quei soldi ci spettano. O la politica cambia, oppure i cittadini ci daranno calci nel sedere». Nel corso della prima cerimonia, quella di presentazione delle unità abitative, si è fatto riferimento al costo dell'operazione di Malafesta. La ristrutturazione della stalla, divenuto un complesso abitativo, è costata oltre 1.300.000 di euro, di cui 605mila a carico dell'Ater e 715mila a carico della Regione. Soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale. «Diamo una bella risposta a quelle famiglie che hanno bisogno di una casa», ha sottolineato l'assessore alle politiche sociali, Sandro Scodeller, «sei case sono già utilizzate, di cui due da famiglie straniere che hanno presentato normale richiesta. Un altro alloggio invece resta a disposizione delle forze dell'ordine, ma non è destinato a ospitare profughi”. Al termine della cerimonia in municipio sono state consegnate le chiavi delle case alle famiglie.

Rosario Padovano

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