«L’assessore mandi via le famiglie violente»

Alcuni residenti di via del Bosco sono stanchi delle promesse di Filippini E in via delle Case Nuove c’è paura che arrivino persone cacciate da altre zone

MARGHERA. «Basta con le promesse: è tempo che l’assessore Bruno Filippini mantenga ciò che ha detto e allontani le famiglie di violenti da via del Bosco. Il quartiere è sempre più invivibile, ci sono sversamenti di rifiuti, atti vandalici e occupazioni abusive sempre più frequenti». A lamentarsi è un gruppo di 15 famiglie del rione di case Ater a Catene che già la scorsa settimana aveva denunciato un’ occupazione abusiva, alla quale, nelle ultime ore, se n’è aggiunta un’altra. In via del Bosco ci sono 136 appartamenti, ma una ventina 20 è occupata abusivamente e 54 inquilini hanno ricevuto sanzioni .

«Il 18 ottobre di due anni fa», spiegano alcuni residenti di via del Bosco, «nella sala riunioni del quartiere Ater a Catene è stato formato, su indicazione dell’assessore Filippini, un comitato inquilini, formato da 10 componenti, che ha sempre cercato di rendere vivibile il quartiere con promesse di aiuto da parte dell’assessorato alla casa. È andato incontro alle richieste delle istituzioni riducendo anche le presenze dei rappresentanti alle riunioni del Gruppo di lavoro di via del Bosco, passando da 10 a uno. Non volendo fare da parafulmine dei politici o gli sceriffi di via del Bosco, il Comitato tre mesi fa ha cessato di esistere. Come inquilini ci dichiariamo indignati nel sapere che l’assessore alla casa Bruno Filippini continua ormai da oltre tre anni a promettere di fare pulizia e di aver già avviato le procedure di allontanamento delle famiglie che non rispettano le regole della convivenza. Ora Filippini si presenti agli inquilini onesti di via Del Bosco solo a fatto compiuto, per raccontare alla cittadinanza ciò che ha fatto. Da molto sentiamo parole come tolleranza zero, faremo pulizia. Ora basta con le promesse».

Intanto le occupazioni abusive di case continuano e si sono verificate anche in via Don Orione e via della Rinascita.

Intanto via delle Case Nuove non vuole diventare la nuova area di degrado di Marghera, e gli abitanti, soprattutto anziani e non autosufficienti, chiedono interventi per evitare che arrivino i problemi da aree vicine, come ad esempio via del Bosco. Dopo la pulizia dei muri dalle scritte oltraggiose nella confinante via del Parco Ferroviario, sono emerse nuove problematiche segnalate dagli abitanti di via delle Case Nuove. «L’area verde al termine della via», spiegano, «è frequentata negli ultimi tempi da persone non proprio raccomandabili, che passano il tempo a urlare e bere. Inoltre, proprio nella scorsa settimana abbiamo notato piccoli gruppetti passare spesso davanti alle numerose case sfitte a inizio strada».

La paura degli abitanti di questa zona di via della Case Nuove, per la maggior parte anziani, è che si tratti di passaggi interessati a capire dove eventualmente andare ad occupare. «Le abitazioni», spiega una signora che abita in zona, «sono case di proprietà dell’Ater passate al Comune, ma in buona parte sono sfitte e chiuse da anni. La nostra paura è che gente mandata via da altre zone, come successo di recente in via del Bosco proprio qua vicino, possa essere interessata a trovare nuove aree libere da occupar».

Parte degli abitanti della strada, dunque, ha deciso di riunirsi in gruppo, vigilare sulle situazioni a rischio e segnalare disagi e infrazioni alla Municipalità.

Alessandro Abbadir

Massimo Tonizzo

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