L'assalto alla torre dell'acquedotto
Marghera: sabato, dalle 9 alle 13, apertura straordinaria al pubblico per gli 85 anni e Veritas replica a Cavaliere: «Né spreco, né propaganda»

MARGHERA.
A pochi giorni dall'apertura straordinaria al pubblico delle torre dell'acquedotto (nella foto) in piazzale Sirtori, prevista per sabato, dalle 9 alle 13, Veritas risponde alla polemica innescata qualche giorno fa da un'interrogazione del consigliere comunale Pdl Antonio Cavaliere sull'opportunità di festeggiare gli 85 anni dell'impianto idrico: secono lui i soldi spesi potevano essere risparmiati. Il direttore del Servizio idrico integrato, Giuseppe Favaretto, ha snocciolato dati che dicono tutto: spesi 250 euro per la cartellonistica, 12 centesimi per i bracciali in plastica «I love riciclo» e meno di un euro per la bottiglietta ergonomica in plastica rigida «Anch'io bevo l'acqua del sindaco»: questo il valore del materiale in distribuzione. E alle accuse di propaganda in previsione del referendum del 12-13 giugno risponde così: «L'apertura fa parte di un piano di presentazione delle centrali che prevede quasi una nuova apertura ogni anno: 85 anni per Marghera 2011 il 4 giugno, 130 per Sant'Andrea a Venezia il prossimo autunno, un secolo per l'acquedotto di Mestre nel 2012 e 130 anni per Venezia nel 2014. L'idea ci è venuta durante i festeggiamenti per l'Unità d'Italia, quando abbiamo cinto la torre con un nastro tricolore». Ad accogliere i cittadini, tecnici di Veritas e storici del territorio come Andrea Ballin, che sta curando progetti storiografici su acquedotto, Cita e Ca' Emiliani: «Oltre alla funzione di pompaggio delle acque provenienti dalla falda di Trebaseleghe, la torre con i suoi 57,7 metri di altezza è il punto più alto di città Giardino».
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