L’Asl cerca palazzi liberi per il distretto sanitario
Nuova sede per il distretto sanitario, l’Asl 10 cerca un immobile adeguato. E tanti imprenditori riprendono a sperare, visto che si tratta di un “inquilino” sicuro, che paga l’affitto e non distrugge la casa. La ricerca è incentrata nel Comune di San Donà per una nuova sede del distretto sociosanitario e del dipartimento di prevenzione. Tra qualche giorno verrà pubblicato l’avviso pubblico. Due immobili vuoti vengono subito in mente: in via Trento il vecchio tribunale, o nuovo che dir si voglia, chiuso nell’ambito della riorganizzazione della giustizia e trasferito a Venezia. Realizzato dalla società “Ape” di Domenico Finotti ai tempi della giunta Zaccariotto, veniva pagato dal Comune circa 400 mila euro l’anno, salvo poi troncare i pagamenti quando è stato trasferito. Per questo motivo è ancora in piedi una causa tra Finotti e il Comune. Poi l’ex Silos ristrutturato nella zona della cantina sociale per ospitare il tribunale. Realizzato dalla ditta Pavan, ancora ai tempi della giunta di centrosinistra di Vasco Magnolato, era rimasto chiuso e inutilizzato nonostante i 6 milioni di investimento; proprio con l’avvento della Zaccariotto si volle invece una nuova sede per il tribunale cittadino e gli accordi furono presi con Finotti.
Il nuovo immobile dovrà avere una superficie minima che vari dai 2.400 ai 2.600 mq, la disponibilità da 130 a 150 posti auto ad uso esclusivo, sia per il personale aziendale e sia per gli utenti che dovranno accedere ad ambulatori e uffici. Il fabbricato dovrà essere inoltre privo di barriere architettoniche, rispondere alle norme in materia di sicurezza e di igiene dei luoghi di lavoro: dai sistemi antincendio ai requisiti antisismici. Particolare attenzione è stata rivolta anche all’accessibilità. La nuova sede del distretto sociosanitario e del dipartimento di prevenzione dovrà essere raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico e posizionata possibilmente in vicinanza di parcheggi aperti al pubblico. Il fabbricato verrà occupato da 140-160 addetti che svolgeranno attività amministrative, ambulatoriali e sanitarie, pertanto dovrà essere fornito di uffici adeguatamente protetti dal punto di vista della riservatezza e fornito di tutti i cablaggi necessari alla trasmissione dati. L’Asl 10 si occuperà dell’acquisto di arredi, armadi, cartellonistica, centrale telefonica, bancone della reception e informazioni posto all’ingresso principale.
«La Regione ci ha autorizzato ad avviare le procedure per la ricerca di una nuova sede», spiega il direttore generale Carlo Bramezza, «pertanto mi sono subito attivato con un’indagine di mercato». Le proposte dovranno pervenire in busta chiusa all’ufficio protocollo dell’Asl10, piazza De Gasperi 5 a San Donà. Info sul portale www.ulss10.veneto.it.(g.ca.)
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