«Lasciati a terra per una ripicca»
Scorzè. La disavventura di due passeggeri con Ryanair per il supplemento di due bagagli a mano

Alcuni viaggiatori al banco del check-in di Ryanair dell'aeroporto lombardi di Orio al Serio in provincia di Bergamo. Orio al Serio (Bg) 19 Settembre 2017. ANSA / MATTEO BAZZI
SCORZÈ. Stavolta Ryanair non ha lasciato a terra dei passeggeri per la cancellazione dei voli dovuta all’assenza di piloti. In questa occasione, tutto ruota attorno a un centimetro in più, che ha impedito a un bagaglio di essere imbarcato senza pagare il supplemento, e a una parola mal compresa, perché “stupita” fa presto a diventare “stupida”. E giù discussioni, richiesta dei motivi della mancata partenza.
Ma niente da fare, Dan Paul, 64 anni e violinista in pensione, e la moglie Eva Zampieron, 47 anni pure lei musicista, hanno visto l’aereo decollare senza di loro. Sono una coppia residente a Gardigiano di Scorzè e la vicenda si è svolta pochi giorni fa all’aeroporto di Gando, sull’isola Gran Canaria in Spagna. Si sono rivolti all’Associazione difesa consumatori (Adico) per avere giustizia e contestare il comportamento della compagnia irlandese e avere un risarcimento.
Per capire la storia occorre fare un passo indietro, a fine agosto, quando i due scendono all’aeroporto di Bologna per imbarcarsi alla volta dell’isola delle Canarie dove avrebbero raggiunto il figlio, residente in Spagna, e per conoscere la nipote nata da poco.
Paul e Zampieron hanno con loro due bagagli a mano in tessuto, non rigidi, acquistati della misura standard proprio per non pagare supplementi. Infatti arrivano a Bologna, imbarcano le valigie avviene senza pagare altri soldi.
Il 29 settembre si dirigono all’aeroporto dell’isola spagnola per rientrare a casa e qui inizia l’odissea, tra centimetri in più e offese non pronunciate.
«Da quanto ci spiega la coppia», riferisce il presidente di Adico Carlo Garofolini, «due assistenti della compagnia dopo aver misurato i bagagli hanno detto che gli stessi sporgevano di un centimetro con la ruota. I nostri soci hanno contestato i rilievi, dicendo di aver acquistato le valigie con misure standard per evitare il pagamento del supplemento e a Bologna tutto era in regola. Il personale spagnolo non ha voluto sentire ragioni».
Ad aggravare la situazione una parola della signora Zampieron, con “stupita” passata alle orecchie delle assistenti di volo come “stupida” e i due si sono trovati a terra. Così hanno passato un’altra notte alle Gran Canarie e il giorno dopo si sono imbarcati su un altro volo sborsando 500 euro per i biglietti.
«Un comportamento assurdo e vergognoso», osserva Garofolini, «ma la crisi della compagnia non giustifica simili atteggiamenti e queste infantili ripicche da parte dei dipendenti»
Adico cercherà di ottenere il risarcimento per le spese affrontare e per i disagi subiti.
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