L’arte nasce nei luoghi dimenticati

A Taibon, in una fabbrica dismessa, due mesi di mostre e laboratori

Un progetto di arte contemporanea in cui curatori e artisti vengono a cimentarsi con l’ambiente dolomitico, fatto di natura e uomini, di spazio, roccia, aria e progressioni verticali. E’ Dc, Dolomiti contemporanee, che dopo la prima edizione centrata su Sass Muss, rrritorna dal 4 agosto, come “Dc Next”. Sass Muss non c'è più: l'arte ha smosso quel luogo dimenticato. Dall' ex polo chimico di Sospirolo sono passate in poco più di due mesi 10 mila persone. Una riscoperta che ha portato alla riconversione:gli edifici, abbandonati da lustri, vengono ora affittati; l'arte si è dimostrata anche utile per il rilancio del sito.

Ma nuovi luoghi sono stati individuati, per continuare nel progetto: di questi, alcuni diventano il cuore di “Dc Next”. Il sito principale dell'estate 2012 è a Taibon Agordino, e qui il 4 agosto vengono inaugurate le prime sei mostre del Blocco di Taibon; il Blocco è un'ex fabbrica di occhiali, chiusa da dieci anni, che verrà riaperta con residenza per gli artisti e con i cicli di mostre.

Le mostre sono affidate a curatori indipendenti; la novità nel format, rispetto al 2011, è che quest'anno, oltre ai curatori, sono state invitate alcune gallerie private a realizzare delle mostre (personali, bipersonali) portando artisti giovani, in linea con il concept di Dc o comunque interessati alla sua modalità operativa, con lavori sperimentali.

Il Blocco di TaibonIl sarà attivo dal 4 agosto a fine ottobre, insieme alla Residenza con mostre e attività.

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