L’arresto di Ferrieri Idv: «Metodo errato ma protesta giusta»
DOLO. «Metodo sbagliato, ma problema reale». Dopo il gesto plateale che martedì pomeriggio ha portato all’arresto di Gabriele Ferrieri, l’attivista politico di Dolo che in Piazza San Pietro a Roma ha tentato di darsi fuoco per protesta, dall’Idv provinciale, partito di cui faceva parte una, volta, arriva la solidarietà anche se con dei precisi distinguo. Insomma: minacciare di darsi fuoco non è e non sarà mai politica.
«La segreteria Provinciale di Italia dei Valori Venezia - spiega in una nota il partito - al di là dell'appartenenza in passato o meno di Gaetano al nostro movimento, esprime all'uomo la propria vicinanza e solidarietà ma lo invita anche a non adottare comportamenti autolesionistici. Le politiche di austerità di questo governo che producono tanta disperazione in tante fasce della popolazione non devono indurre nessun lavoratore, artigiano o imprenditore a togliersi la vita. Italia dei Valori invita tutti i cittadini a mobilitarsi con modalità pacifiche e radicali, ma senza sprecare la vita, anche se caratterizzata da difficoltà e ostacoli per la mancanza di lavoro e prospettive di vita».
Non è la prima volta che Gaetano Ferrieri 56 anni di Dolo, ex aspirante politico con Italia dei Valori, ex sindacalista del settore informatico, porta a termine manifestazioni di protesta clamorose.
Quella più nota, almeno fino a ieri, è stata nell’estate del 2011: in quell’estate Ferrieri arrivò a fare uno sciopero della fame lungo quasi due mesi a mezzo perché chiedeva ai politici di dimezzarsi lo stipendio. (a.ab.)
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