«L’Arpav ci ha detto che non c’è pericolo»

Sindaco e giunta sul posto: il consiglio è stato quello di chiudere porte e finestre entro 250 metri

«Ci siamo subito attivati con la Protezione civile per controllare cosa stava succedendo. Mi sono informata dall’Arpav in base ai loro rilievi, quali precauzioni dovevano essere prese, e mi hanno spiegato che l’invito da fare alle persone che abitano nelle immediate vicinanze e in un raggio di 250 metri dall’incendio è di chiudere porte e finestre per evitare le inalazioni dei fumi». A dirlo è il sindaco di Fossò, Federica Boscaro che di professione è anche medico di famiglia e che ieri ha attivato i tecnici comunali e assessori per far fronte all’emergenza.

«Ho mandato sul posto – spiega la Boscaro – il vicesindaco e ora siamo in costante contatto con Arpav e protezione civile. L’invito che i volontari hanno fatto ieri tutto il giorno a residenti e curiosi, era di allontanarsi all’area visto che le particelle di amianto sono pericolose soprattutto per inalazione».

Il sindaco così esclude ogni pericolo per la contaminazione del terreno o le falde acquifere. «Il problema con l’eternit che contiene fibre di amianto», dice, «si pone soprattutto quando parte delle coperture sono deteriorate o rotte e allora con i tecnici comunali interveniamo per chiedere la sostituzione del materiale. Se non è deteriorato chiediamo la sua messa in sicurezza. Queste sono le uniche armi normative che abbiamo a disposizione anche se insieme con l’Asl 13 cerchiamo da sempre di incentivare le bonifiche». Per tutto il pomeriggio ieri i volontari della protezione civile hanno collocato una loro postazione per monitorare la situazione. Nell’area oltre a decine di case e palazzine ci sono all’angolo con via Cartile anche tante attività commerciali che oggi riapriranno i battenti regolarmente. Tante richieste di chiarimenti erano arrivate ieri pomeriggio pure dai proprietari di negozi. (a.ab.)

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