L’area sud della laguna di Venezia terreno di caccia di bracconieri e vandali
CAMPAGNA LUPIA. L’area sud della laguna di Venezia è spesso teatro di azioni anche illegali contro la fauna selvatica. Per controllare il territorio lagunare proprio l’ex polizia provinciale, ora inquadrata nella Città Metropolitana, ha una postazione a Lova di Campagna Lupia, poco distante da Valle Millecampi, dove ha a disposizione anche un motoscafo. Nelle scorse settimane non sono mancate segnalazioni di azioni di bracconaggio. A Giare di Mira e a Lughetto, ad esempio, sono state trovate abbattute in modo indiscriminato, nonostante la stagione della caccia sia conclusa, diverse specie di anatidi e cioè volpoche, germani reali e alzavole. Chi agisce in questo modo però conosce in modo preciso il territorio in cui opera. Chi colpisce si sposta di notte su barchini che provengono direttamente dalla laguna e cioè probabilmente dalla zona di Chioggia o Venezia. «È importante che si tenga alta la guardia», spiega Francesco Vendramin, dell’associazione ambientalista Vas, «è importante che anche le associazioni venatorie collaborino a identificare queste persone». Nel corso degli anni, i bracconieri hanno anche danneggiato diverse postazioni di cacciatori regolari, le cavane, le tipiche rimesse per barca ai bordi della laguna (diffuse soprattutto a Giare). Si tratta di cacciatori di frodo, bracconieri contro i quali vigilano le stesse associazioni venatorie, oltre agli ambientalisti. (a.ab.)
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