L’area ex Macevi al patron della Cadoro
MOGLIANO. Il rilancio di Cadoro va a segno: il “signore dei Carrelli”, Cesare Bovolato si aggiudica i terreni edificabili dell'area ex Macevi. L'asta per l'assegnazione della vasta area edificabile a due passi dal centro storico, compresa tra via XXIV Maggio, via Verdi e via Zermanesa, si è chiusa solo ieri.
La competizione con la Unicomm di Marcello Cestaro, imprenditore vicentino titolare dei marchi Famila, Emisfero e A&O, era iniziata con il 23 dicembre scorso, con un avvincente gioco al rialzo. Nei primi giorni del 2016 Cadoro ha presentato in extremis un'offerta ulteriore di 6,05milioni di euro, con la quale è riuscita a ribaltare il primo risultato.
Ad aggiudicarsi l'area ex Macevi, inizialmente, partendo da una base di 3,8 milioni, era stato Cestaro, con un importo attorno ai 5 milioni e mezzo di euro. A quanto pare il patron vicentino, originario di Schio, ieri non si è presentato per rispondere all'ultimo rialzo. Quello siglato nello studio del commercialista Pietro Maschietto, curatore fallimentare di Molius, è dunque l'atto definitivo di assegnazione.
La guerra degli iper può dirsi conclusa, ma su questa vicenda probabilmente ci sarà ancora molto da scrivere. Nelle ultime tre settimane, infatti, il tema dell'area ex Macevi è tornato prepotentemente al centro del dibattito politico cittadino. La notizia di una imminente svolta è piombata sulla città come un vero fulmine a ciel sereno, cogliendo di sorpresa un po' tutti, sia nelle file della maggioranza sia in quelle dell'opposizione. Ora che ne sarà del centro moglianese? Per il tema più dibattuto della recente storia politica rimangono molti punti interrogativi e poche certezze. La prima è che la partita ormai è al 100% nelle mani di un privato. Il 15 gennaio 2016 passerà alla storia anche perché pone la pietra tombale sulla storia di Molius, la società di scopo, pubblico privata, nata nel 2005 per portare a compimento il piano di recupero dell'architetto Giardino. Dopo 10 anni il futuro del centro storico è tutto da riscrivere. Attualmente sull'area, 29.582 metri quadrati con capacità edificatoria di 66.136 metri cubi, è in vigore il piano di recupero progettato dall'architetto Moscardi. Ma sono in molti a scommettere sulla volontà comune dell'amministrazione comunale e dei nuovi acquirenti di procedere ad una radicale revisione dei progetti. Questo comporterebbe, ulteriore certezza, nuovi passaggi in consiglio comunale. Per il sindaco Carola Arena si sta per aprire dunque un doppio fronte: la trattativa interna con le componenti della sua maggioranza, e quella con i privati. Usare il plurale, in questo caso è d'obbligo. Perchè se è vero che ad accaparrarsi l'area ex Macevi è il gruppo Cadoro, storico marchio a “gestione familliare” che ha da poco valicato il mezzo secolo di attività, molto legata al territorio moglianese anche per questioni di residenza, non è da escludere la futura cessione a terzi dei principali diritti edificatori.
Matteo Marcon
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