L’Aquila Arianna Fontana tifa per le Olimpiadi 2026: «Insieme ce la faremo»
VENEZIA. L’Aquila del Carnevale, l’unica autorizzata, ha le fattezze gentili di Arianna Fontana, campionessa di short track, otto medaglie olimpiche al petto e la bandiera della candidatura olimpica di Milano-Cortina 2016 in mano. Sarà lei, questa mattina alle 11, a lanciarsi dal campanile di San Marco, nell’abito creato dall’atelier Pietro Longhi, con i capelli arricciati da Monika e Umberto, sopra il naso all’insù di 23 mila persone.
Brilla nel sole di campo San Polo, Arianna Fontana, alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, ritornato alle origini (un solo volo, un solo rapace) dopo il dietrofront del rapper Fedez, ritiratosi all’improvviso per via della malevolenza dei social. Un solo volo, dunque, ma preceduto da una sorpresa, verso le otto del mattino, che potrebbe essere l’apparizione a novanta metri di altezza del sindaco Luigi Brugnaro, pronto a un mini-tuffo o alla prova dell’imbragatura o a un generoso lancio di coriandoli.
«È un onore per me essere qui per il Carnevale e continuare a dare il mio supporto per la candidatura di Milano-Cortina 2026 – ha detto la campionessa – Sono felice di trovare un grande sostegno dalla città di Venezia per questa candidatura, sperando di riuscire a vincerla. Sarebbe la prima volta che l’Olimpiade si porta in una vasta area italiana, con conseguente beneficio, anche di tipo economico, per tutto il territorio. Sarà una Olimpiade unica, sia per chi parteciperà come atleta, ma anche per chi la vivrà come spettatore».
A presentare Arianna Fontana, la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, il presidente della Commissione Sport Matteo Senno, l’amministratore unico di Vela Piero Rosa Salva e il presidente del CUS Venezia Massimo Zanotto. Ancora ignota, invece, la sorte del costume ideato dai creativi di Renzo Rosso per il lancio di Fedez e, contemporaneamente, della nuova capsule collection della Diesel. Sembra che l’imprenditore non l’abbia presa benissimo, considerato l’investimento non soltanto in chilometri di denim, ma anche nell’immagine che avrebbe dovuto fare il giro del mondo. —
Manuela Pivato
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