L’Aprilia annuncia: «Dal 2016 torneremo a correre in MotoGp»
NOALE. Dopo una decina d’anni dalla sua ultima presenza nella clssse regina, Aprilia dal 2016 tornerà in MotoGP. Lo ha annunciato il presidente del Gruppo Piaggio, Roberto Colaninno nel corso della presentazione ad Eicma del nuovo modello di Vespa. «Nel 2016 andremo in MotoGP per vincere, come abbiamo fatto in Superbike. Avremo davanti due anni di grande impegno nello sviluppo del motore e della tecnologia che ci permetterà di primeggiare in questa che è la competizione più importante delle due ruote a motore».
Nel corso dell’incontro il numero uno della casa di Pontedera ha anche annunciato che le attività tecnologiche del settore moto saranno concentrate a Noale, in provincia di Venezia, storica sede dell’Aprilia. È anche stato presentato il nuovo pilota dell’Aprilia per il Mondiale Superbike 2014, Marco Melandri. A proposito del nuovo pilota, Colaninno ha detto «Ci piace vincere la classifica, in quanto sappiamo di avere delle moto straordinarie, sono certo che Marco dimostrerà di essere un pilota altrettanto straordinario». A Melandri, invece, è stato chiesto se, oltre all’impegno in Superbike, parteciperà allo sviluppo della moto che nel 2016 sarà impegnata in MotoGp, la sua risposta è stata: «Non lo so, per il momento non ne abbiamo ancora parlato». Appresa la notizia anche Biaggi si è fatto avanti. «Spero che Colaninno si ricordi di quella promessa fattami un anno fa. Forse finora sono stati oberati di lavoro, ma alla fine dello scorso anno mi è stato detto qualcosa....». È il messaggio cifrato lanciato da Max Biaggi nell'apprendere il ritorno dell'Aprilia in MotoGp a partire dal 2016 come annunciato dal presidente della Piaggio. Una notizia che fa tornare l'ex pilota romano, ora commentatore della Superbike, indietro con la memoria ai tempi felici nel Motomondiale con la casa di Noale, quando vinceva titoli a ripetizione nella classe 250: «Questo mi fa ripensare a quando l'Aprilia è stata grande. A vincere all'inizio c'eravamo solo io e l'Aprilia, è stata una gran bella favola».
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