L’appello della mamma di Mattia. «Grazie Zaia, ma adesso aiutateci a curare mio marito»
Il presidente ha elogiato in un post il bimbo che si occupa del papà con l'Alzheimer. Michela Morutto: «Chiediamo un sostegno adeguato non solo pacche sulle spalle»
CONCORDIA. Il presidente della Regione, elogia l’Alfiere, ma la mamma lo gela. «Grazie Zaia, ma ora basta pacche sulle spalle. Vogliamo un sostegno per permettere ai miei figli di accudire suo padre».
Michela Morutto, la madre di Mattia Piccoli, l’Alfiere della Repubblica premiato poche settimane fa al Quirinale dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per l’amore con cui assiste suo padre Paolo malato di Alzheimer precoce, incassa i complimenti del presidente della Regione.
Ma poi va all’attacco, ricordando tutte le volte in cui, negli ultimi 7 anni, ha bussato alla porta dei palazzi di Venezia, senza (per anni) avere ricevuto risposta. Discorso che vale anche a livello nazionale.
«Grazie al presidente per la manifestazione di affetto, ma oltre alle medaglie e ai riconoscimenti vari» ha implorato Michela Morutto «abbiamo bisogno di garantire sostegno e solidità a Mattia e Andrea, che dovranno crescere, nonostante la grave malattia che ha colpito il loro amato papà, mio marito».
Zaia ha tessuto gli elogi al piccolo eroe, Mattia, interessato da un ribaltamento di ruoli nel contesto familiare di cui avrebbe fatto a meno. Anziché il padre prendersi cura del figlio è il figlio a prendersi cura del padre a 12 anni, età in cui si comincia a crescere coltivando vari interessi. «Papà sono io». Con questa frase Mattia Piccoli ha aiutato il papà, ammalato, a ricordare.
«Aveva 7 anni ricorda Zaia» quando «diagnosticarono al padre l’Alzheimer. E da allora Mattia non si è mai tirato indietro nell’aiutare mamma Michela e il fratellino Andrea a seguire il papà nella vita quotidiana. È grazie a Mattia che il papà ha trovato degli stimoli: gli ha fatto cucinare i biscotti per i suoi compagni di classe e ha creato situazioni di gioco spronandolo a usare la memoria e la mente. Ha perfino tranquillizzato il papà in quelle Mattia è un esempio per i suoi coetanei e per tutti noi. Ha dato prova che la dedizione e l’amore per il suo papà supera i limiti della malattia, raggiungendo il cuore di tutta la famiglia».
Nei giorni scorsi anche il grande ciclista degli anni’90, Claudio Chiappucci ha mandato un messaggio di incoraggiamento a Mattia Piccoli. Ma tra i vari personaggi famosi quello che forse ha colpito davvero nel segno è lo scrittore e alpinista Mauro Corona.
«Date la possibilità a Mattia affinché acceda alla formazione, per potergli permettere di assistere adeguatamente il suo papà». È appena cominciato l’anno nuovo. La famiglia Morutto Piccoli vuole che dalle parole si passi ai fatti.
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