Lapide per i caduti austroungarici
TORRE DI MOSTO. Era il 4 novembre del 1922 quando, nella piazza principale di Torre di Mosto, venne inaugurato il monumento eretto in ricordo dei Caduti della Grande Guerra. Oggi quel monumento si erge ancora sullo stesso sito, di fronte all’ingresso principale del municipio. Mentre di quella grande cerimonia di inaugurazione, che si tenne 92 anni fa, ci restituisce un’immagine il fotografo torresano Renzo Vedovo che, nel suo archivio, conserva un duplicato con negativo dello scatto originale.
Pochi lo sanno, ma nel piccolo cimitero di Torre si trova un ossario in cui sono deposti i resti di circa 170 caduti austroungarici. Nell’allora cimitero militare, insieme agli austroungarici, erano sepolti anche cinque soldati italiani morti in prigionia a Torre di Mosto (tre ignoti e due noti), i cui resti sono stati poi trasportati a Fagarè, oltre a sei civili, di cui quattro minori militarizzati. Complice l’incuria del passato, dei caduti austroungarici era rimasta ormai solo l’identità di un «vitez», ovvero di un valoroso soldato, Laszlo Iaross. A restituire un nome e una storia agli altri caduti ci ha pensato un appassionato studioso locale, Silvio Cibinel, che ha condotto una ponderosa ricerca storica, in particolare negli archivi anagrafici locali. L’operazione di restituzione della memoria storica dei caduti è culminata, lo scorso anno, nella visita a Torre di Mosto di una delegazione guidata dal colonnello Friedrich Schuster della Croce Nera austriaca, accompagnato da Mario Eichta, delegato per il Nord Italia della Croce Nera e vice console.
Per il futuro Cibinel, anche lui associato alla Croce Nera austriaca, sta lavorando per far realizzare una lapide che rinnovi la memoria di questi Caduti. Queste e altre testimonianze dell’esperienza della Grande Guerra saranno inoltre al centro di un progetto, dal titolo «Spunti di Storia», ideato dalla professoressa torresana Lucia Tracanzan. Nato dalla volontà di allestire in paese uno spazio culturale dedicato al ricordo della Grande Guerra, il progetto prevede la realizzazione di una serie di pannelli, interamente autoprodotti, in cui siano rappresentate testimonianze del periodo tra il 1914 e il 1918, raccontando sia la storia generale del conflitto che l’esperienza bellica vissuta a Torre di Mosto.
«Il progetto s’intitola “Spunti di Storia” perché vuole essere un invito alla riflessione», spiega Tracanzan, «si tratta di storie, immagini, fotografie che vengono proposte alla collettività, perché le persone si possano fermare un attimo a guardarle e a riflettere».
I primi quattro pannelli sono già stati collocati al piano terra del municipio (visibili durante l’orario di apertura degli uffici comunali) e un quinto è in fase di realizzazione, con la collaborazione di Silvio Cibinel. A breve saranno coinvolti anche altri volontari. Il progetto, infatti, è destinato a proseguire per tutto il periodo della ricorrenza del centenario della Grande Guerra, arricchendosi ogni anno della produzione di alcuni nuovi pannelli. L’iniziativa potrebbe culminare nel 2019, al termine del periodo delle celebrazioni, in una grande mostra finale.
Giovanni Monforte
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