L’anziano investito non ce l’ha fatta
MARGHERA. Non ce l’ha fatta Onorino Miorin, l’83enne che il 12 aprile attorno alle 10 del mattino, è stato investito da una coetanea sulle strisce pedonali di via Trieste, a due passi dalla farmacia. Una tragedia nella tragedia quella che si è consumata in una mattinata che doveva essere come tutte le altre, ma che ha avuto un triste epilogo.
L’anziano è mancato lunedì all’ospedale di Mirano, dov’era stato trasferito dopo il ricovero in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Mestre. Un’agonia durata poco più di dieci giorni. Miorin, ex dipendente delle Ferrovie dello Stato in pensione da oltre due decenni, abitava al civico 53 di via Parco Ferroviario con la moglie Margherita. La famiglia è seguita dall’avvocato Maria Chiara Marton.
La moglie e la figlia sono chiuse nel dolore, chiedono riserbo in un momento tanto delicato come quello che stanno affrontando. La mattina del 12 aprile, ad investire Miorin era stata una donna, sua coetanea, solo qualche mese di differenza, R.Z., 83 anni, di Noale, alla guida di una Toyota Yaris. In un primo momento l’anziana è stata indagata per lesioni gravissime, che adesso si sono trasformate in omicidio stradale tenuto conto del decesso dell’anziano. Il pubblico ministero titolare del fascicolo, Giorgio Gava, ha disposto che sul corpo di Miorin venga eseguita l’autopsia per stabilire il legame tra il decesso e l’investimento e avere la certezza delle cause della morte.
Il giorno dell’investimento, a rilevare i dati, sono stati gli agenti del Reparto Motorizzato della polizia locale, che hanno cercato di approfondire la dinamica dell’incidente.
Da una prima ricostruzione sembra che l’anziano stesse attraversando la strada sulle strisce quando in direzione Marghera è sopraggiunta, in quel momento, una Toyota alla cui guida c’era l’anziana coetanea. L’automobilista non si è accorta dell’anziano, e lo ha incidentalmente investito. Nonostante l’anziana non andasse a velocità elevata, l’83enne è stato scaraventato a terra dopo aver sbattuto sul cofano. Un colpo non indifferente vista la sua età. Immediatamente sono intervenuti alcuni passanti e la stessa automobilista per prestare i soccorsi al ferito. È stato chiamato il 118, in via Trieste è arrivata l’auto medica e un’ambulanza. Il medico rianimatore ha cercato di stabilizzare l’anziano, trasportato all’Ospedale dell’Angelo.
Le sue condizioni, però, non sono migliorate e lunedì l’uomo è mancato all’ospedale di Mirano, dov’era stato nel frattempo trasferito. L’autopsia dovrà accertare proprio il legame tra investimento e decesso. Sotto choc anche l’anziana investitrice, che non si dava pace per quanto successo. Adesso, sono due le famiglie unite dalla tragedia, quella dell’anziano mancato, e quella dell’anziana indagata.
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