Lando, viabilità contestata a Mestre: «No alla sopraelevata»
MESTRE. Sit-in di protesta in via Caravaggio: pedoni e ciclisti su e giù, sul passaggio pedonale, regolato da semafori, a pochi metri dal grande cantiere dell’Iper Lando in costruzione. Michele Boato, consigliere a Mestre Centro, e Renzo Rivis, consigliere a Chirignago-Zelarino per la lista ecologista “del cuore” che alle ultime elezioni ha appoggiato Giovanni Andrea Martini contestano il progetto di viabilità legato proprio alla nascita del nuovo grande ipermercato in via Caravaggio. L’idea è quella di sostituire il passaggio pedonale a raso, sulla bretella verso la tangenziale, con una passerella sopraelevata utilizzabile con un sistema di ascensori. «Non è una risposta. Non sarebbe una connessione ciclabile; non garantirebbe sicurezza; peggiorerebbe la fluidità della circolazione dei pedoni e sarebbe inaffidabile: gli ascensori sarebbero per lo più fermi e guasti. Basta vedere in che stati versa la passerella di via Orlanda», dicono i due consiglieri che ritengono che la soluzione prospettata favorisca solo la velocizzazione del traffico e non tuteli chi va a piedi o in bicicletta in quella zona.
«Un passaggio ciclabile e pedonale, per essere funzionale deve essere attrativo; comodo, affidabile, diretto, ovviamente con pendenze dolci e senza troppo dislivelli e interamente visibile», ricordano. Alternative? Tenersi l’attuale passaggio pedonale, ovviamente evidenziato e protetto, oppure realizzare un «sottopasso di limitato dislivello (soli 3 metri, e non 6 come le passerelle) con pendenze dolci (6 %, che possono usare anche per i disabili non accompagnati), lineare e luminoso», dicono durante il sit-in con i cittadini della Cipressina. «Per una soluzione del genere lo spazio c’è, va ristrutturata la parte terminale di via del Gazzato, e si allineerebbe ad essa appena inclinato verso ovest, riemergendo in continuità lineare al margine del nuovo parcheggio». Rivis annuncia che sulla questione presenterà una interrogazione urgente in Municipalità. Fa discutere insomma la futura viabilità di accesso dalla tangenziale all’Aev Terraglio e i cambiamenti al traffico indotto dal via vai di clienti in via Caravaggio verso l’Iper Lando, una “potenza” commerciale capace di mettere i bastoni tra le ruote ai concorrenti della grande distribuzione. Grandi interventi viari di cui non si vede traccia, per ora, mentre marcia il cantiere dell’Iper.
La Terraglio Spa, per realizzare il nuovo centro commerciale di Lando, deve investire almeno 3 milioni di euro in opere viarie, concordate con Comune, Regione, Ministeri e con la Cav, concessionaria della tangenziale. I privati devono potenziare l’innesto sulla uscita Castellana della tangenziale, allargando via Caravaggio con una corsia dedicata e separata di accesso a IperLando; il raddoppio della corsia di ingresso in rotatoria per la rampa in uscita dei veicoli provenienti da Trieste con una corsia a destra di accesso diretto a via Caravaggio; il raddoppio della corsia di uscita per i veicoli provenienti da Padova; il prolungamento della corsia riservata verso via Ceccherini. E la sostituzione del passaggio pedonale con passerella ciclopedonale. L’assessore Renato Boraso avverte: «Dobbiamo entrare nel merito degli interventi viari con un confronto con Cav e Lando che spero di organizzare a breve. Sulle proteste non commento». —
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