Lando sbarca all’Aev Terraglio

Il gruppo deposita la richiesta di aprire una grande struttura vicino ad Auchan, Coop e Despar
Di Mitia Chiarin

Anche Lando mette gli occhi su Mestre. La nota catena di supermercati (che controlla i marchi Iperlando e Lando supermercati) con 40 anni di storia alle spalle vuole arrivare a due passi dal centro commerciale francese Auchan. La notizia, sussurrata da settimane, è divenuta un atto concreto con il deposito di una procedura di screening agli albi pretori di Comune, Provincia e Regione da parte dei consulenti della società Terraglio Spa di Padova che intende costruire un centro commerciale con una superficie di vendita di 7.900 metri quadri in via Caravaggio. A due passi da Auchan.

Una veloce verifica in Comune e la presenza del nome di Artemio Lando, fondatore del gruppo, in fondo all’avviso pubblicato dalla Regione rendono concrete le voci dei giorni scorsi.

L’area interessata ad ospitare il nuovo supermercato potrebbe essere quella dell’ex sede Enel (un capannone arancio blu) tra la rotatoria Caravaggio e l’omonimo cavalcavia e il centro Auchan. La richiesta di screening, spiega dal Comune l’assessore Gianfranco Bettin, è il primo passo: occorre capire se serve una valutazione di impatto ambientale al progetto del nuovo spazio commerciale e i consulenti hanno avviato la verifica con gli enti locali. L’ultima parola spetta per competenza alla Provincia. «Noi come Comune sicuramente presenteremo le nostre osservazioni dopo aver valutato il progetto che ci è stato presentato in questi giorni e non abbiamo ancora visionato», dice l’assessore. E anche l’Urbanistica dovrà dare un suo parere.

La procedura di screening prevede la pubblicazione dell’atto all’albo pretorio della Provincia fino al 4 febbraio 2013. Per eventuali osservazioni ci sono 45 giorni di tempo. Poi si capiranno tempi del progetto, eventuali dinieghi o prescrizioni che lo andranno a condizionare. Da questo momento, comunque, non è più solo una ipotesi ma un progetto concreto di sbarco a Mestre. Lando ha costruito il suo “ impero” di supermercati, partendo da Piove di Sacco e da un lavoro duro, quello di ambulante, del fondatore. Ci sono già un iperlando sulla Romea all’altezza di Giare e uno a Preganziol. Ora si punta allo sbarco nell’area dei centri commerciali di Mestre, dove, nonostante la crisi dei consumi, si continua ad aprire.

Insomma, la guerra dei colossi del commercio non si ferma, anzi. Lando come un altro “Davide” che va a contrastare lo strapotere nell’area dell’Aev Terraglio del colosso francese Auchan, e che segue a ruota l’apertura del primo supermercato cittadino (2.500 metri quadri) a marchio Coop. Un cartello, sempre nella zona tra via Caravaggio e Auchan, indica che sono partiti i lavori per un supermercato di Despar, gruppo alimentare che ha acquisito anche l’area dell’ex deposito Actv per realizzare anche un proprio nuovo supermercato. E nel contempo Auchan ha già avviato le prime fasi di cantiere della nuova sua galleria commerciale, che porterà al raddoppio della galleria, dei parcheggi e dell’offerta commerciale.

Un cartello spiega: «Dietro questo muro c’è il futuro del tuo shopping». è la pubblicità che si vede dai dintorni dell’ospedale dell’Angelo. Non solo l’Aev YTerraglio, anche Marghera procede: all’imbocco della Romea cresce l’edificazione di B.L.O. che sarà uno spazio grande tre volte Panorama.

Mentre nel centro di Mestre, i negozi faticano e tante serrande oggi sono abbassate, tra Terraglio e Marghera, la città virtuale continua ad aprire supermercati. Una situazione che pone più di un interrogativo, commerciale e anche sociale.

Una tendenza che rischia di mettere in forse tante operazioni nel centro di Mestre, già fortemente frenate dalla crisi come il futuro di quei novemila metri quadri di commerciale previsti nell’area dell’ex Umberto I, oggi un cratere di degrado a due passi da piazza Ferretto. «A questo punto o lì all’ex Umberto I si rivedono le funzioni e si lascia perdere il commerciale o si punta su volumi maggiori. C’è solo da chiedersi chi andrà a fare acquisti in questi posti», commenta Dario Corradi, direttore di Confcommercio. (m.ch.)

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