Lancio dei tòcchi al cielo per 799 neo laureati
VENEZIA. Bando alla scaramanzia: venerdì 17 luglio, ben 799 studenti si sono laureati in Piazza San Marco, con il classico e ormai tradizionale lancio dei tòcchi al cielo dopo la proclamazione. «Per i superstiziosi» ha scherzato il rettore Michele Bugliesi «volevo dire che anch’io mi sono laureato lo stesso giorno di 28 anni fa, quindi vedete che può andare anche bene».
La cerimonia si è svolta senza interruzioni, nonostante la Croce Rossa sia dovuta intervenire più volte a causa della temperatura bollente che ha provocato mancamenti in due anziani e su una decina di giovani amici o parenti dei dottori che festeggiavano la fine della triennale.
Per la prima volta è intervenuto il neo sindaco Luigi Brugnaro che ha ricordato gli sforzi che fanno le famiglie per gli studi dei figli: «Oggi il futuro è incerto» ha affermato «ma mi auguro che la pubblica amministrazione e le imprese valorizzeranno questi giovani. Questo può avvenire con l’impegno di tutti. Venezia è ben contenta di dare questi spazi all’università e di valorizzarla perché l’università è veicolo di economia ed è proprio pensando a tutti questi giovani che ce la possiamo fare».
Il rettore ha ricordato che Ca’ Foscari nelle più recenti classifiche è risultata al quinto posto a livello nazionale, al primo per internalizzazione e al secondo per numero degli esami dati dagli studenti. «Gli studi» ha aggiunto Bugliesi, ricordando le offerte formative per la magistrale «servono per formare le coscienze delle persone e per acquisire il senso critico, alla base del progresso».
Ospite d’onore il professore Massimo Marchiori, scienziato padovano che ha contribuito alla ricerca sui motori di ricerca. «Il nostro cervello» ha detto nel suo discorso incentrato sulla doppia faccia del mondo, tecnologico e digitale «se venisse srotolato arriverebbe per la quantità di connessioni a metà distanza tra la Terra e la Luna, pensate a dove potreste arrivare voi, tutti insieme».
Nell’occasione sono stati premiati i migliori studenti: Laura Beggiato, Francesco Scarpa e Leonid Rusnac.
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