«L’amore dei miei bambini mi spinge a migliorare»

PIANIGA. «Ogni volta che faccio un nuovo movimento, un miglioramento i miei figli mi hanno promesso un bel voto a scuola». A dirlo commosso di fronte alle telecamere di Rai 1 alla trasmissione "Tempo...

PIANIGA. «Ogni volta che faccio un nuovo movimento, un miglioramento i miei figli mi hanno promesso un bel voto a scuola». A dirlo commosso di fronte alle telecamere di Rai 1 alla trasmissione "Tempo e Denaro" è stato ieri mattina Gianmario Vomiero che ha raccontato in diretta il suo dramma. Vomiero è rimasto tetraplegico a causa di un incidente stradale nel 2014, un incidente causato dall’attraversamento improvviso della strada da parte di un cane. Il 6 novembre 2014 Vomiero, che oggi ha 44 anni, stava procedendo sulla Noalese. A bordo c’era anche la moglie Maila Maistro. Per evitare un cane che gli ha attraversato la strada, ha perso il controllo del mezzo e ha invaso la corsia opposta, dove è sopraggiunta una Opel Astra condotta da un 65 enne di Vedelago. L’impatto frontale è stato tremendo. La moglie ha riportato diverse fratture ma è stato Gianmario ad avere la vita stravolta. È rimasto in coma diverse settimane. Alla fine il prezzo da pagare è stato altissimo. La diagnosi finale: trauma spinale cranio cervicale.

Vomiero, resterà tetraplegico. Il padrone del cane che ha di fatto provocato il sinistro, aveva stipulato una polizza che copre anche i danni a terzi cagionati dagli animali domestici. I due coniugi coinvolti nel sinistro e i loro due figli, tirano ora avanti con la pensione di invalidità e l’accompagnatoria, poche centinaia di euro al mese. «L’assicurazione», ha detto Vomiero ieri mattina assistito dai legali dello studio 3 A, «ha deciso di non pagare fino a quando non si arriverà ad una sentenza. Non anticiperanno nulla. Non si rendono conto che noi stiamo vivendo davvero una situazione difficile. Per fortuna ho il grande affetto di mia moglie, e dei miei figli, che mi aiutano ad andare avanti, ma l’atteggiamento di questa assicurazione, è davvero assurdo e spero cambi». (a.ab)

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