"L'altra Vecellio", storia di sprechi e risorse

Il lavoro realizzato dai bambini della scuola elementare ha vinto il concorso sull'Italia incompiuta. Martedì a Roma la premiazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti

MESTRE. L’insegnante Chiara Pazzaglia e l’alunno Filippo Bordin della classe 5 ^ A della scuola elemetare Vecellio, in rappresentanza della classe vincitrice del concorso "L'Italia incompiuta"  con l'elaborato "L'Altra Vecellio" parteciperanno domani, martedì,  nell’aula delle Sezioni riunite della Corte dei Conti a Roma,  alla cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario 2015, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte cariche istituzionali dello Stato.

 I due delegati saranno ricevuti dal Presidente della Corte del Conti Raffaele Squitieri per ricevere un riconoscimento per il loro lavoro “L’Altra Vecellio”, che riguarda l'edificio scolastico frequentato dalla classe. Un edificio che, raccontano gli alunni, ha bisogno di costanti interventi di manutenzione, non sufficienti ad assicurarne la piena funzionalità mentre a livello politico e di cittadinanza si discute dello spostamento della scuola in altri edifici, pure bisognosi di opere di adattamento, e anche della costruzione di una nuova scuola con impiego di ingenti somme.

Il lavoro analizza i costi sostenuti dall'amministrazione per la messa in sicurezza dell'edificio e i progetti mai attuati per la costruzione di una nuova scuola.   L’opera vincitrice rientra nel progetto “Educare alla legalità”.

Nel loro progetto i bambini della  5^ A hanno lavorato sul tema dello spreco del danaro pubblico, prendendo le mosse dalla ricostruzione della storia dell’edificio oggetto della ricerca fino alla sua attuale destinazione scolastica, per passare all’esame delle possibili soluzioni al vaglio dell’amministrazione e della cittadinanza.

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