L'allarme: a Mestre girano 46 mila auto senza assicurazione
MESTRE. Sempre più automobilisti non pagano l’assicurazione? Lo dice l’Aci e lo dice anche l’esperienza dei vigili urbani della città. Le multe per mancata assicurazione a Mestre sono state 465 nel 2012 mentre erano state 429 nel 2011 e 396 nel 2010. In due anni quindi l’aumento è stato di oltre il 17%. Un dato che fa riflettere anche perché le contravvenzioni staccate in questi primi sei mesi del 2013 lasciano capire che la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Pur non avendo un valore prettamente statistico, perché le maggiori multe, con relativi sequestri, potrebbero essere dettati dai maggiori controlli alle auto, «è un dato che comunque ci può dire che la crisi incide» spiegano i vigili urbani e lo si capisce anche «dalle giustificazioni delle persone che sempre più spesso ci dicono che non hanno pagato l' assicurazione per un motivo molto semplice: non hanno i soldi, e quelli che hanno servono a coprire altre esigenze».
E però l’auto serve, e così molti automobilisti, dopo il sequestro, si apprestano a rinnovare la polizza così da poter ritirare la macchina e vedersi ridurre la sanzione del 75%. In provincia, secondo dati Aci, un’auto su otto è priva di assicurazione obbligatoria. E del resto, con migliaia di dipendenti a casa perché senza lavoro o in cassa integrazione a 800 euro al mese o meno non c’è tanto da stupirsi. Basti pensare che nel veneziano ad aprile è stato raggiunto il record di 1,6 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione, più del doppio di quelle dell’aprile scorso e ben 10 volte di più delle ore autorizzate nello stesso mese del 2008. Secondo i dati Aci sono circa 46 mila le auto che circolano prive di rc-auto a fronte di un parco mezzi complessivo - includendo anche motorini e camion - di circa 600 mila mezzi. Per questo l’Aci chiede al governo di impegnarsi per cercare di ridurre il costo delle polizze, che rappresentando un vero e proprio salasso per le tasche degli automobilisti, soprattutto i più giovani.
Lo spiega bene l’ultimo rapporto dell’istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Isvass) di cui abbiamo dato notizia domenica. Per citare uno degli esempi più eclatanti: la polizza di una diciottenne (massima classe di rischio) è cresciuta, rispetto ad un anno fa, di quasi il 20%, salendo da 2.169 euro a 2589 euro. Da tempo l’Aci sollecita il governo a intervenire, e ha presentato una proposta di legge «di quattro articoli in grado di ridurre il prezzo della rc-auto fino al 40%, favorendo così una ripresa del mercato automobilistico e motociclistico ormai in crisi strutturale» come spiega il presidente della sezione di Venezia, Giorgio Capuis.
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