Laguna del Mort, via libera ai naturisti

Ripulita dai detriti delle mareggiate l’area oltre la foce del Piave, tintarella integrale e la sicurezza garantita da ex carabinieri
LAZZARINI DEPOLO FGavagnin ERACLEA JESOLO LAGUNA DEL MORT (VAL OSSI) NUOVA SPIAGGIA PER NUDISTI DEPOLO LAZZARINI GRUARO INCENDIO PARRUCCHIERIA LA BIONA E_ LA TITOLARE 26-05-2011 - Naturisti alla laguna del Mort
LAZZARINI DEPOLO FGavagnin ERACLEA JESOLO LAGUNA DEL MORT (VAL OSSI) NUOVA SPIAGGIA PER NUDISTI DEPOLO LAZZARINI GRUARO INCENDIO PARRUCCHIERIA LA BIONA E_ LA TITOLARE 26-05-2011 - Naturisti alla laguna del Mort

JESOLO. Ripulita la Laguna del Mort oltre la foce de Piave, per quest’estate via libera anche ai naturisti. Si annunciano importanti novità per questo lembo sperduto di sabbia che oggi rappresenta la porzione di spiaggia libera di Jesolo, che garantisce il rispetto delle norme sulla concessioni. Spiaggia dimenticata che è tutelata, sito di interesse comunitario, ma che ogni fine settimana accoglie fino a 5 mila anime, piuttosto trasgressive visto che tanti qui praticano il naturismo.

Quest’estate prendere il sole nudi sarà “tollerato”, anche se il Comune organizzerà accurati controlli con associazioni ambientaliste ed ex appartenenti alle forze di polizia. Non una spiaggia con abbronzatura integrale ufficiale, dunque, come l’esperimento con Anaa-Treviso coordinata da Alessandro Perazzolo, ma con una libertà governata dal buon senso, come ha detto l’assessore al demanio Esterina Idra.

Intanto sono spariti tronchi, rami, fogliame e tutto il materiale trascinato a riva nei mesi scorsi con le mareggiate. Jesolo Patrimonio ha seguito i lavori passo dopo passo.

«I lavori sono stati eseguiti non solo nelle aree pubbliche, ma anche in quelle private», dice l’assessore Idra, «con la collaborazione dei proprietari. Il materiale spiaggiato è stato accumulato, recuperato e poi smaltito come biomassa, grazie a un accordo che ha permesso di non considerare il materiale stesso come rifiuto. Sparite anche le “capanne” o ripari di fortuna realizzati con tronchi e rami e in gran parte distrutti dalle mareggiate. Interventi a cui si aggiungono le iniziative organizzate da Legambiente con la rimozione di sacchi riempiti con rifiuti come plastiche e oggetti ingombranti, smaltiti poi da Veritas seguendo il principio della raccolta differenziata. A tutela dell’area, riconosciuta dall’Unione Europea come Sito di interesse comunitario», concluse, «saranno effettuate attività di controllo da parte dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, e segnalazione dell’eventuale comparsa di nuove “strutture” non consentite.

Sulla Laguna del Mort è stato svolto un lavoro intenso e delicato, con il coinvolgimento dei soggetti privati e l’obiettivo di restituire la giusta dignità a una zona dal particolare valore ambientale e meta di molti turisti. Sulla stessa area sono in corso le attività legate al progetto coordinato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia “Life Redune”, con la riqualificazione del sistema delle dune e della vegetazione tipica. —


 

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