Laguna del Doge, lo stop della Regione

La commissione ha valutato negativamente l’impatto ambientale del progetto a Valli Ossi
br-------------------------------------------------------------------------------brValore legale alle tue mailbrInterfreePEC - la tua Posta Elettronica Certificatabrhttp://pec.interfree.itbr-------------------------------------------------------------------------------br - Il progetto approvato in Consiglio di come diventera' Valle Ossi
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ERACLEA. Valle Ossi, stop della Regione alla Laguna del Doge. Era l’investimento del fondo Copernico, progetto poi gestito dalla società Numeria Sgr. Un porto turistico d’élite, alle spalle della Laguna del Mort, con un migliaio di posti barca e abitazioni di lusso incastonate tra Eraclea e Jesolo. La commissione regionale Via, per la valutazione di impatto ambientale, ha detto no al progetto che risale al 2010, oggetto successivamente di una variante. La commissione ha tenuto conto del parere della Sovrintendenza che si era espressa contrariamente al progetto.

L’ex sindaco Talon, che parla di “amara fine del faraonico progetto”. «Ieri la commissione regionale Via», ricostruisce Talon, «ha chiuso definitivamente la procedura di valutazione del progetto urbanistico Laguna del Doge, accogliendo il parere negativo della Soprintendenza dei Beni Ambientali. Si può solo esprimere l’amarezza per la brutta fine di un piano urbanistico, approvato in fretta e furia negli ultimi mesi del suo mandato dall’amministrazione Teso generando tante aspettative economiche nel territorio di Eraclea, ereditato dalla mia amministrazione che, pur sottolineando i numerosi punti deboli e le lacune della convenzione approvata dalla giunta Teso, con un ammanco di 4 milioni, aveva cercato di portare a conclusione l’iniziativa».

«Non riusciamo ancora a spiegarci il tempo perso dall’ottobre 2013, quando la direzione regionale dei Beni Culturali bocciò quel progetto, nonostante i solleciti e le iniziative della nostra amministrazione per arrivare a una soluzione. Si sono persi tre anni, nel corso dei quali poteva aprirsi un confronto con tutti i soggetti interessati sulle prospettive di sviluppo dell’area di Valle Ossi. Ora, ci si deve augurare che le cordate di imprenditori siano ancora interessate a sviluppare nuove proposte che abbiano il parere preventivo della Soprintendenza». (g.ca.)

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