L'aggressore della vigilessa sarà rimpatriato nelle prossime ore
MARCON. L’uomo che chiedeva la carità davanti a un supermercato di Marcon e che ha aggredito a pugni una vigilessa sarà rimpatriato nelle prossime ore. Lo ha deciso il tribunale di Bari, competente per territorio visto che James Osaro, nigeriano di 36 anni, era stato portato al Centro identificazione ed espulsione (Cie) del capoluogo pugliese dopo essere stato fermato dalla polizia a Marcon.
I fatti erano accaduti il 6 febbraio. L’immigrato aveva ricevuto qualche giorno prima un decreto di espulsione perché ritenuto molesto e aggressivo nel suo modo di chiedere l’elemosina davanti a un supermercato di Marcon. Una vigilessa gli aveva consegnato il decreto, informandolo sull’obbligo di presentarsi in questura. Ma il 6 febbraio l’uomo aveva visto l’agente in centro con una collega e l’aveva aggredita prendendola a pugni e facendola finire all’ospedale. James Osaro era stato fermato e portato in tribunale, dove però un giudice, leggi alla mano, non ha potuto fare altro che rimandarlo libero
Rivederlo due giorni dopo ancora davanti al supermercato aveva scatenato vivaci proteste, tanto che sia il presidente della giunta regionale Luca Zaia, che la parlamentare del Pd Simonetta Rubinato avevano chiesto spiegazioni al governo.
Il giorno dopo la polizia aveva però fermato nuovamente Osaro: il questore di Venezia Angelo Sanna ha emesso un decreto di trattenimento ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 142/2015, per pericolosità sociale: si è provveduto pertanto ad accompagare lo stesso cittadino al Cie di Bari/Palese, dove è tuttora trattenuto.
Nei giorni scorsi il giudice del Tribunale Ordinario di Bari ha convalidato la legittimità del provvedimento.
A seguito di ciò, nelle prossime ore, ultimate le verifiche relative all’identificazione, il 36enne nigeriano verrà accompagnato coattivamente in patria: gli agenti lo caricheranno a bordo di un aereo e lo riporteranno in Nigeria.
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