L'agenzia non paga il volo. Viaggio "da sogno" rovinato
Brutta avventura per quattro mestrini che avevano prenotato il Capodanno sull'Isola di Pasqua, nel Pacifico. L'operatore non salda i biglietti aerei e loro si rivolgono all'Adico: "Terzo caso con la stessa agenzia"
20090718 - ROMA - CRO : ASTRONOMIA: TUTTO ESAURITO ISOLA PASQUA PER ECLISSI 2010. TRA UN ANNO NELLA TERRA DEI MOAI 5 MINUTI DI 'SOLE NERO'. I 'moai', i giganteschi monoliti dalle misteriose sembianze umane, dell'isola di Pasqua, nota anche come Rapa Nui, in un'immagine d'archivio. Manca ancora un anno, ma i preparativi sono gia' scattati, visto che sara' uno spettacolo davvero unico in mezzo al Pacifico. L'11 luglio del 2010 un'eclissi totale di sole attraversera' l'isola di Pasqua. La notte calera' sull'isoletta vulcanica dell'Oceano a partire dalle 13.30.54 (locali), per cinque minuti e 20 secondi: cinque lunghi minuti di 'sole nero' sui 160 km quadrati di Rapa Nui, distante 3.600 chilometri dalle coste del Cile e 4.000 da Tahiti. L'appuntamento ha mobilitato da tempo non solo 'i cacciatori d'eclissi' e gli scienziati, ma anche le agenzie di viaggi. ANSA / ARCHIVIO / PAL
MESTRE. Più che un viaggio doveva essere la realizzazione di un sogno. Natale in Cile e capodanno all’isola di Pasqua, luogo magico e incantato dominato dai maestosi maoi. Invece la vacanza di quattro mestrini è stata rovinata dall’agenzia che ha organizzato il viaggio, la Jumeira Travel di via San Donà, già al centro di altri due “casi” clamorosi seguiti dall’ufficio legale dell’Adico. Alla resa dei conti la Jumeira, pur avendo ricevuto dai clienti tutti i soldi per il pacchetto completo, non ha mai bloccato in modo definitivo il volo che doveva portare i quattro da Santiago del Cile all’Isola di Pasqua il 29 dicembre del 2015.
L’agenzia, come hanno potuto verificare in loco i quattro sventurati viaggiatori, ha prenotato per ben nove volte quel tragitto, senza mai confermarlo definitivamente, ovvero senza mai pagarlo. Fino a che l’aereo è rimasto privo di disponibilità di posti. “Abbiamo dovuto cambiare tutti i nostri piani – spiegano due dei quattro protagonisti della disavventura, Fiorenza Orlando, 54 anni, e Simonetta Apazzi, 56, che si sono rivolte allo sportello “vacanza informata” dell’Adico per farsi tutelare – spendendo un sacco di soldi per il noleggio della macchina e per alloggiare in vari alberghi, quando avevamo già prenotato per conto nostro un appartamento all’isola di Pasqua”.
Il viaggio, programmato appunto a dicembre 2015, ha subito il brusco cambiamento il 28 dicembre, giorno prima del volo programmato per l’isola cilena. “Ci hanno chiamato dall’agenzia di via San Donà – spiegano ancora Fiorenza e Simonetta - dicendoci che il volo per l’Isola di Pasqua era stato annullato. Non ci hanno dato altre spiegazioni, così ci siamo rivolti alla Lan, la compagnia aerea del Cile che ci doveva portare all’isola. Nei loro uffici ci hanno stampato un foglio in cui si vedono tutte le prenotazioni effettuate dalla Jumeira, nove, e poi scadute perché non pagate. Fino a che non c’erano più posti disponibili”.
Per il volo da Santiago all’isola di Pasqua i quattro mestrini avevano sborsato 810 euro a testa. In più hanno perso i soldi dell’aereo che doveva portarli da Antofagasta, dove avevano alloggiato qualche giorno, a Santiago, e circa 110 euro a testa per l’appartamento già pagato nell’isola. Più altri soldi extra per alberghi e noleggio auto.
“Quando siamo tornati siamo andati a protestare in agenzia – raccontano le due amiche – e qui spudoratamente hanno continuato a negare le proprie responsabilità e hanno tergiversato”. Tramite Adico i quattro viaggiatori hanno richiesto un risarcimento di 3 mila euro a testa.
“È il terzo caso che ci capita di recente con questa agenzia mestrina – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Siamo già passati alle azioni legali per un gruppo di sette pensionati che hanno pagato un viaggio in Egitto mai effettuato e che attendono ancora la restituzione dei soldi del biglietto mai utilizzato. Sono anche partite le azioni esecutive. Ora ci troviamo di fronte a un caso analogo e possiamo pensare che altre persone possano avere ricevuto trattamenti simili. Attendiamo risposte positivo dall’agenzia in merito a questa richiesta di risarcimento. In caso contrario ci vedremo costretti a procedere con un'altra azione legale”.
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