Ladruncola si spoglia per evitare l’arresto

Aveva rubato cosmetici al supermercato Pam di Spinea ma era stata scoperta. La ragazza ha minacciato il vigilante ed è stata condannata per rapina
SPINEA: SUPERMERCATO PAM: 4/2/06 LIGHT IMAGE
SPINEA: SUPERMERCATO PAM: 4/2/06 LIGHT IMAGE

SPINEA. Fermata dal vigilante mentre ruba al supermercato, si denuda davanti a lui e ai clienti per evitare l’arresto. È successo nel tardo pomeriggio di giovedì alla Pam di via delle Industrie, a Spinea. Sono circa le 18.45 quando uno degli addetti alla vigilanza privata del supermercato nota la donna, 31 anni, slovacca, residente a Spinea, mentre arraffa cosmetici a piene mani dagli scaffali, infilandoseli nella borsetta. L’addetto alla sicurezza la scopre in flagrante, quindi la avvicina per chiederle spiegazioni. La donna all’inizio nega, ma quando l’uomo la invita a seguirlo per consegnarla ai carabinieri e denunciarla per furto, lei mette in atto il suo piano “senza veli”.

La trentunenne, già nota alle forze dell’ordine per aver commesso reati simili nei supermercati della zona, l’ultimo solamente il mese scorso, non ne vuole sapere di finire un’altra volta in manette. Comincia a discutere con il vigilante, cercando di convincerlo a lasciarla andare in cambio della restituzione della merce rubata, poi di fronte all’incorruttibilità dell’uomo tenta l’ultima possibilità: si alza la maglietta restando a torso nudo e mostrando il seno, poi non contenta si abbassa anche i pantaloni e si sfila gli slip. Rimane così nuda al centro del supermercato, anche se in una corsia non molto frequentata in quel momento, tra gli occhi sbigottiti dei clienti e il personale e i commenti, tra lo scandalizzato e il divertito, di una decina di persone. Il suo intento è chiaro: corrompere l’uomo in divisa, che non esita perfino a minacciare pur di essere lasciata andare.

Il vigilante però non cede: nonostante la situazione imbarazzante, blocca la ladra esibizionista, che viene presa in consegna poco dopo dai carabinieri di Mirano, intervenuti sul posto su chiamata dell’istituto di vigilanza. Per lei scattano di nuovo le manette ai polsi: viene invitata rivestirsi, arrestata e condotta in caserma per le procedure di identificazione, poi posta ai domiciliari con l’accusa di rapina impropria, per aver anche minacciato chi voleva assicurarla alla giustizia. Nella borsetta la trentunenne aveva profumi, cosmetici e creme per un valore di quasi 60 euro, bottino dell’ultimo tentativo di furto messo in atto da una vera professionista del taccheggio. La donna è stata processata ieri per direttissima e condannata a un anno e 5 mesi. Dovrà pagare anche 400 euro di multa.

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