Ladri scatenati svaligiano la casa, il proprietario era morto da poco
CASELLE. Il proprietario muore, la casa resta vuota, i ladri gliela svuotano: portati via mobili, attrezzi, perfino le posate e i vestiti. Spariti soprattutto i ricordi di una vita, che i figli avevano voluto lasciare apposta nella casa di famiglia a memoria dei loro genitori. Furto choc la notte dell’Epifania a Caselle, in via Zinalbo. Il proprietario di una casa singola, vedovo da alcuni anni, è mancato a fine ottobre e così la villa è rimasta vuota. Ma non abbandonata: ci tornano a giorni alterni, per tenerla pulita e dar da mangiare al gatto, i due figli del defunto e sono stati proprio loro, venerdì, a trovarla aperta e letteralmente svuotata di tutto.
La banda, probabilmente la notte precedente, quando molti residenti della via erano in ferie o partecipavano agli appuntamenti con i “panevin”, ha avuto tutto il tempo di organizzare un vero e proprio trasloco. Sono arrivati con un furgone, forse addirittura un camion, posteggiato nel vialetto, nascosto dagli sguardi indiscreti del vicinato e caricando a bordo, dopo averlo smontato, quasi tutto l’arredamento e gli elettrodomestici rimasti nella casa: il congelatore, la lavastoviglie, perfino il piano cottura con la cappa e quello della stufa a legna, oltre al tavolo e alle sedie della cucina. E ancora: lo specchio, i detersivi, alcune valigie. Sono sparite anche le pentole e le posate. E come se non bastasse hanno portato via i vestiti del defunto, che i figli avevano già preparato in alcuni sacchi: avrebbero voluto darli in beneficenza a un ente di assistenza, per far rivivere nella solidarietà il ricordo del padre che non c’è più.
«Sono rimasti solo alcuni mobili», racconta sconvolta la figlia, «poi non contenti sono andati anche nel nesso agricolo e hanno svuotato i due garage, portando via un motocoltivatore, un motore elettrico, le chiavi inglesi, bilance e pompe».
Ad accorgersi che qualcosa era successo, la mattina successiva, sono stati i vicini: hanno notato il cancello elettrico aperto e subito avvisato la figlia. Quando è accorsa sul posto la donna si è trovata di fronte allo scempio: i ladri avevano scardinato anche la porta d’ingresso e danneggiato due balconi. Divelte anche le porte dei garage. L’ammanco probabilmente supera i 15 mila euro, senza contare i danni ingenti agli infissi.
Ma lo choc, per i due figli, è soprattutto emotivo: «È come se avessero profanato la tomba di mio padre», racconta la figlia, «quella casa era rimasta così perché le sue cose erano i ricordi di una vita. Hanno portato via tutto e soprattutto lo hanno fatto consapevoli che la casa fosse vuota e che venivo quasi ogni giorno. Forse mi hanno controllata nei movimenti. Sono passati giorni e non ho ancora il coraggio di tornarci».
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