Ladri nell’oasi della Lipu in trattore sulla ferrovia

MARCON Rubano in piena notte un piccolo trattore nell’oasi della Lipu a Gaggio e scappano sfondando la recinzione in calcestruzzo della linea ferroviaria Venezia-Trieste, scavalcando con il mezzo da lavoro i binari. C’è modo e modo di mettere a segno un colpo, ma la tecnica utilizzata in questa occasione dai ladri è stata davvero insolita e pericolosa, dato che il trattore poteva anche rimanere incastrato tra i binari e causare un incidente al passaggio di qualche convoglio. Tutta la giornata di ieri è servita al personale volontario dell’oasi per ricostruire la sequenza dei fatti. I ladri si sono messi al lavoro la notte tra mercoledì e giovedì, spezzando i lucchetti di un cancello secondario nei pressi di via Matteotti. Una zona ai margini dell’oasi naturale di Gaggio nella quale ci sono ancora scavi per il recupero di terra dalle cave.

I ladri si sono diretti verso il centro visite dove si trova il deposito degli attrezzi da lavoro e dove erano parcheggiati il piccolo trattore Kubota e un motocarro. Mezzi utilizzati dall’associazione che gestisce l’area per spostare materiali e fare lavori di manutenzione del verde. In primo luogo i ladri hanno preso alcuni attrezzi, delle taniche di carburante e poi hanno provato a manomettere l’impianto di accensione dell’Apecar. Non ci sono però riusciti, provocando solo danni al motocarro. A quel punto si sono concentrati sul trattore, cercando un modo per andarsene dall’oasi.
«La cosa incredibile è che abbiamo trovato tracce un po’ ovunque, segno che i ladri hanno iniziato a girovagare per la riserva naturale con il trattore alla ricerca di una via di uscita che non li facesse notare», spiega Giampaolo Pamio, responsabile della Lipu veneziana. «I percorsi dell’oasi sono però solo ad anello, quindi i ladri avranno fatto almeno un paio di chilometri a vuoto prima di pensare alla fuga verso la linea ferroviaria. Ipotizziamo che siano stati almeno tre o quattro. Sull’argine del fiume Zero abbiamo trovato il carretto del trattore e la trinciatrice usata per la fuga, poi abbiamo scoperto che era stata abbattuta la recinzione in calcestruzzo che impedisce l’accesso ai binari, e con delle piastre di cemento sono riusciti a scavalcare le rotaie. Devono aver impiegato un sacco di tempo, rischiando molto se fosse sopraggiunto un treno a tutta velocità come avviene in quel tratto». La Lipu ha presentato una denuncia ai carabinieri e informato Trenitalia e Polfer. Il danno complessivo (tra furto del trattore, della benzina e la manomissione dell’Apecar) è di circa diecimila euro.
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