Ladri in fuga e spari, bottino recuperato
Il colpo al negozio di elettronica Mediaworld, poi la fuga contromano, l’auto che si schianta contro il guardrail della rotonda e i colpi di pistola sparati in aria dai poliziotti per cercare di fermare i banditi fuggiti a piedi tra i campi. È stata una notte ad alta tensione quella tra sabato e domenica sulle strade di Mestre tra le vie don Luigi Peron e Bacchion, nella zona dei centri commerciali e delle grande catene di negozi. L'allarme è scattato alle 21.50 quando un residente nel grattacielo che si affaccia sul retro del negozio di elettronica ha visto alcuni uomini, che erano arrivati a bordo di un’Audi A4 grigia station wagon, uscire dal magazzino - di cui avevano tagliato la serranda - con alcuni sacchi. Subito l’inquilino del palazzo - che ha assistito alla scena dalla finestra di casa sua - ha avvisato le forze dell'ordine: le volanti della polizia che in quel momento non erano impegnate in altri interventi sono quindi arrivate in tre minuti. Prima un’auto della polizia, che era poco distante, poi le altre due volanti. La prima squadra intervenuta è riuscita a intercettare l’auto dei banditi, rubata qualche giorno fa a Milano, allontanarsi dal centro commerciale.
L'Audi A4 per scappare ha percorso un pezzo di strada contromano, ha raggiunto la vicina rotonda - quella dalla quale si accede al Don Vecchi e al tendone del circo - ma nell'affrontare la curva l'autista del bolide ha perso il controllo ed è finito contro il guardrail, facendo scoppiare una gomma. A quel punto dall'auto sono usciti sei uomini tutti con il volto coperto dal cappuccio di una felpa: quattro sono scappati in una direzione e due in un'altra, sempre attraverso i campi che da via Bacchion portano verso via Marsala. Ai poliziotti è parso che uno degli uomini in fuga tenesse in mano qualcosa e non si poteva escludere che si trattasse di un’arma. I poliziotti della prima volante, a scopo intimidatorio, hanno quindi sparato due colpi di pistola in aria e non contro la vettura come si era appreso in un primo momento da alcuni testimoni. I banditi però non si sono fatti intimorire e sono fuggiti, ma la merce del negozio è stata tutta recuperata, poiché abbandonata nell’auto: nel loro raid, durato pochi minuti, i banditi erano riusciti a portare via decine di telefonini smartphone per un bottino di circa 100 mila euro. Pochi dubbi da parte della polizia sul fatto che quella entrata in azione sia una banda di professionisti. L’auto rubata a Milano e probabilmente tenuta nascosta in vista del colpo e un kit di arnesi da scasso da professionisti tra i quali flessibile, piccone, trapano.
Tutto il necessario per andare a colpo sicuro. In supporto, per le ricerche, anche i carabinieri di Mestre. Ma i sei banditi l’altro notte sembravano essersi dileguati. L’Audi A4 - che nei prossimi giorni sarà restituita al legittimo proprietario - è stata posta sotto sequestro e sarà ora oggetto delle analisi della polizia scientifica alla ricerca di tracce utili per poter individuare i sei membri della banda in fuga: impronte, mozziconi di sigaretta, qualsiasi cosa sia utile alla loro individuazione, e a capire se i loro volti e i loro nomi siano già negli archivi delle forze dell’ordine. In via Don Peron anche la Civis e il responsabile del punto vendita per il inventario della merce prima rubata, e poi recuperata.
I colpi di pistola, che si sono uditi in modo distinto in tutta la zona, hanno richiamato sul luogo del furto e dell’inseguimento un bel po’ di curiosi. L’ultimo colpo con un bottino significativo in un negozio di elettronica è avvenuto dieci giorni fa all’Idea Service di Mellaredo di Pianiga dal quale i banditi sono scappati con telefonino per un valore di circa 50 mila euro.
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