Ladri fasulli, imbroglioni veri
Noleggiano ruspe e denunciano il furto, ma le avevano rivendute
Ferrazza Fanzolo Evelino Signori blocca la ruspa cantiere Superstrada Pedemontana
MARTELLAGO. Avevano provato a fare i furbi tentando di imbrogliare il prossimo. Ma di mezzo c’erano anche i carabinieri, che di “furbi” ne hanno visti parecchi. Così gli è andata male.
Dopo tutto il piano era perfetto, almeno quello studiato a tavolino: noleggiare delle ruspe, fingere di aver subìto un furto ma, in realtà, averle già piazzate a una società all’estero magari ricavandoci un bel gruzzoletto.
Non farebbe una piega, se non fosse per i carabinieri della Compagnia di Mestre, che al racconto dei due non ci ha visto troppo chiaro. E quei due sono un albanese di 34 anni, residente a Noale, e un italiano residente a Salzano di 37 anni denunciati per appropriazione indebita e simulazione di reato.
Eppure tutto sembrava filare liscio, almeno in un primo momento. Il fatto nasce nelle scorse settimane, quando la coppia, che ha una piccola azienda edile, aveva noleggiato a Martellago un paio di ruspe. Servivano per fare dei lavori, almeno in via ufficiale, in realtà dovevano essere vendute e fatte sparire, per sempre. E così l’accoppiata, dopo aver pagato una piccola caparra, dunque neanche l’intera somma, anziché usare le macchine operatrici in un cantiere, hanno pensato bene di venderle oltre confine. Così hanno fatto. Per rendere più credibile la storia, anche perché avrebbero dovuto restituirle alla società noleggiatrice, l’albanese e l’italiano si sono recati dai militari dell’Arma per denunciare il furto. Ovviamente i carabinieri hanno aperto le indagini ma hanno scoperto come quelle ruspe non siano mai state sottratte da ignoti. Al contrario, i furbi erano proprio chi aveva presentato la denuncia.
Al termine degli accertamenti, una ruspa è stata ritrovata in Polonia, e già restituita al legittimo proprietario, per la seconda si sta ancora cercando, soprattutto tra i mercati stranieri. Non è escluso che fossero furti su commissione e sapessero bene a chi piazzarle.
Alessandro Ragazzo
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