Ladri da “Sale e Pepe” messi in fuga dall’allarme
SPINEA. Ladri per due volte in cinque giorni al Sale e Pepe. La nota azienda di ristorazione e catering sotto attacco anche la notte di Capodanno, dopo che solamente il 27 dicembre erano spariti dalle celle frigorifero 50 quintali di baccalà destinato ai ristoranti e ai cenoni delle feste, per un valore di quasi 100 mila euro.
A denunciare un nuovo blitz, proprio mentre erano ancora in corso i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, è stato uno dei soci di Sale e Pepe, Marco Di Nicola.
«Sono entrati dalla porta di servizio del negozio», racconta, «e si sono subito diretti verso le casse, credendo di trovare l’incasso di San Silvestro. Per fortuna mio fratello si trovava in zona: è intervenuto subito dopo essere stato avvertito dall’allarme, alle 3.50 di notte e ancor più veloci sono stati i carabinieri, che sono arrivati in un battibaleno mentre erano impegnati nei controlli in zona».
Un intervento che ha permesso di sventare il furto: i malviventi infatti, colti di sorpresa dall’allarme e dall’intervento di titolari e militari, si sono sentiti braccati e hanno dovuto utilizzare il poco tempo rimasto per svignarsela, lasciando il colpo incompiuto.
Alla fine, per fortuna, solo pochi danni alla porta d’ingresso, scassinata dalla banda e nessun ammanco.
Questa volta i ladri si erano dedicati alla ricerca del denaro: andati a colpo sicuro verso i registratori di cassa, li hanno passati al setaccio in cerca di contanti, che però i titolari avevano svuotato, proprio per non lasciare denaro in azienda durante la notte di Capodanno.
I malviventi sono dunque passati nel blocco uffici dell’azienda, percorrendo tutta la cucina e svuotando i mobili, per cercare altro contante. Niente da fare. Scattato l’allarme hanno dovuto lasciare l’opera incompiuta prima dell’arrivo dei proprietari e delle forze dell’ordine. I ladri sono riusciti a far perdere le proprie tracce, ma il pronto intervento dei carabinieri ha permesso comunque a Di Nicola e fratelli di non dover dar inizio a una nuova conta dei danni. Anche perché era appena finita quella del blitz dopo Natale: 96 mila euro di stoccafisso spariti in pochi minuti, al termine di un’azione studiata nei minimi particolari, probabilmente da professionisti del furto. Di Nicola adesso si sente preso di mira: «Ci sentiamo sotto attacco: due colpi in cinque giorni sono troppi, anche se mi sento di ringraziare i carabinieri per il pronto intervento: due minuti in più e i ladri avrebbero potuto scappare con un nuovo bottino, rendendoci ancor più difficile riprendere l’attività».
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