Ladri alla carrozzeria Moderna «Basta, il ministro Alfano ci aiuti»

Via Giustizia, Paolo e Mattia Favaretto denunciano: «Nove furti in due anni, persi 300 mila euro» L’appello inviato anche al presidente Mattarella, al questore e al prefetto: «Così non si va avanti»
Di Mitia Chiarin
agenzia: Candussi. Giornalista: Chiarin. Descrizione: Carrozzeria Moderna, via della Giustizia, Mestre. Nella foto i titolari: da sinistra Favaretto Mattia e Favaretto Paolo
agenzia: Candussi. Giornalista: Chiarin. Descrizione: Carrozzeria Moderna, via della Giustizia, Mestre. Nella foto i titolari: da sinistra Favaretto Mattia e Favaretto Paolo

Ieri mattina, alla riapertura, hanno scoperto il furto. L’ennesimo. E stavolta non solo hanno chiamato le forze dell’ordine per fare denuncia ma hanno anche scritto a tutti, dal presidente della Repubblica Mattarella al ministro dell’Interno Alfano, senza dimenticare il commissario Zappalorto, il questore, il comando generale dell’Arma e il prefetto Cuttaia. «Siamo esauriti e disperati, visto che negli ultimi due anni abbiamo subito nove furti notturni, l’ultimo stanotte, e il precedente appena dieci giorni fa. Nonostante avessimo fatto installare un impianto di allarme di ultima generazione (interno ed esterno)». Mattia e Paolo Favaretto, titolari della Carrozzeria Moderna di via Giustizia 12, si rivolgono alle massime istituzioni dello Stato, in primis al ministro Alfano con un appello: «Intervenite! Continuare così in questa situazione non è semplice».

Ieri mattina, Paolo Favaretto ha scoperto assieme al figlio Mattia, l’ennesimo furto: «Sono spariti stavolta cinque aerografi, valore commerciale 600 euro ciascuno. E poi è stato rovinato un infisso appena installato, duemila euro. Non sappiamo ancora se hanno portato via altro materiale. In due anni abbiamo perso merce per un valore di 300 mila euro almeno. È impossibile andare avanti così», denunciano.

Paolo Favaretto si sfoga: «In questa zona assistiamo anche al degrado dell’area della ferrovia, nei vecchi capannoni al di là della recinzione ferroviaria. E c’è anche una vecchia falegnameria dove dormono dentro almeno 70, 80 persone di notte. Siamo assicurati ma su un furto da 100 mila euro riusciamo a recuperare al massimo 50 mila. Non si può lavorare per pagare le assicurazioni. Ultimamente stiamo lavorando bene ma preferirei sinceramente investire una parte dei miei utili in beneficenza, piuttosto che trovarmi in queste situazioni. Quindi ho lanciato questo appello: il ministro Alfano ci aiuti». Il nome dell’imprenditore Paolo Favaretto a Mirano significa anche “Summer festival”, la rassegna estiva che ogni anno tiene banco nell’area degli impianti sportivi di via Cavin di Sala e attira migliaia tra giovani e adulti. Presiede l’associazione Volare, organizzatrice dell’appuntamento dal 2007. E nel 2012, è stato eletto anche “Miranese dell’anno”.

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