Ladri affamati mangiano il pesce per le gare
«Ripulito» il bacino di gara Fipsas sull'Idrovia: «Sparite le tinche»

L’Idrovia Venezia Padova
MIRA.
Belle giornate di sole hanno accompagnato l'avvio della stagione della pesca sportiva. Migliaia gli appassionati che si sono riversati sulle rive dei molti fiumi e canali della nostra provincia. Ma per le società di pesca della Riviera del Brenta una sorpresa si è materializzata in un luogo ideale per le gare stagionali: l'Idrovia di Piazza Vecchia di Mira dove il pescato diventa preda da due anni di alcuni extracomunitari affamati che fanno razzia delle tinche usate per le gare. La segnalazione è partita proprio dalle società sportive della zona ai vertici provinciali della Federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee (Fipsas). «Stiamo assistendo da un biennio ad un prelievo anomalo di pesce nella zona di fiume individuata a valle della chiusa di Piazza Vecchia», dice il vicepresidente Fipsas, Renato Basso, «delle persone, forse straniere, con metodi poco ortodossi riescono a prendere tutto quello che mettiamo in acqua, sino a 60 kg di tinche, non lasciando nulla all'attività sportiva. Nonostante il lavoro delle nostre 24 guardie giurate volontarie il fenomeno non è stato ancora arginato. Un segnale positivo è invece la crescente richiesta degli extracomunitari regolarizzarsi con la richiesta di licenze di pesca e tessere Fipsas, che in provincia conta quasi 8.000 iscritti di cui 1600 giovani». Come avvenga la «pasca anomala» lo spiega il consigliere Fipsas Marino Alzetta, responsabile della vigilanza: «Il metodo è semplice. Una delle due persone si lega la rete al corpo, di solito un tramaglio, e a nuoto attraversa il fiume, poi raccolgono il pescato. E' un illecito amministrativo che perpetrano per vendere e consumare il frutto della loro pesca. Tutto quello che noi italiani ormai non cuciniamo oltre al fatto che nelle gare di pesca il pesce viene sempre liberato». Insomma: gente molto affamata per mangiare delle tinche. «Siamo anche di fronte a dei gusti e delle tradizioni diverse dalle nostre, un po' come accade con i cinesi che pescano e mangiano di tutto - dice Alzetta - Abbiamo ritrovato le reti che usano per le razzie, organizzato appostamenti ma per ora non abbiamo ottenuto risultati. In altre occasioni siamo riusciti a fermare certi traffici, come per il tratto di fiume con acque salate che va verso la Laguna dopo la chiusa di Piazza Vecchia. Ma i trasgressori in quel caso erano tutti italiani». Della cosa è già stata avvisata la polizia provinciale.
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