L’addio su Facebook e sparisce nel nulla

Fabrizio Mazza, 36 anni, gestisce una tabaccheria a Campalto. L’appello della madre: «Tutto si aggiusta, ti aspettiamo»
Di Francesco Furlan

«Il malessere che ho dentro ha vinto, non riesco più a combatterlo. Addio». Ha scritto poche righe sul profilo di facebook e poi ha spento il telefono cellulare, lasciandolo a casa, allontanandosi, e rendendosi così irraggiungibile agli appelli dei tanti amici, della fidanzata e dei genitori, che per tutta la giornata di ieri hanno atteso sue notizie.

«Tutto si può riparare, tutto si può aggiustare: torna a casa che ti aspettiamo e siamo pronti a sostenerti per superare questo brutto momento», è l’appello lanciato dalla madre del ragazzo scomparso. Si chiama Fabrizio Mazza, ha compiuto 36 anni a settembre, abita al quartiere Altobello con i genitori e gestisce una tabaccheria in via Orlanda in centro a Campalto. L’allarme per la sua scomparsa è scattato ieri mattina poco prima delle 8 quando gli amici di facebook del 36enne hanno letto il suo messaggio disperato, interpretandolo come una richiesta estrema di aiuto, e avvisando i genitori del ragazzo che a loro volta hanno informato i carabinieri e la polizia, che ieri hanno iniziato le ricerche attivando il protocollo per le persone scomparse, soprattutto a fronte del preoccupante messaggio pubblicato su facebook. Un messaggio ribadito anche in un biglietto lasciato a casa, sopra il letto, prima di chiudersi la porta alle spalle, uscendo senza il telefonino ma anche senza le chiavi della porta d’ingresso.

Portando però il portafogli e il sacco per il pranzo. Ieri mattina - ricostruisce la madre - Fabrizio Mazza si è lavato, si è vestito ed è uscito come faceva tutte le mattine per andare ad alzare le serrande del negozio per le 8, orario di apertura. Il tabaccaio però non è mai arrivato al negozio di via Orlanda. Impossibile dire dove possa essersi diretto, se abbia preso come sempre l’autobus per raggiungere il luogo di lavoro o se si sia allontanato seguendo altre direzioni, ad esempio andando a prendere il treno alla stazione, solo una delle tante ipotesi per allontanare l’epilogo che tutti cercano di cacciare dai pensieri nella speranza che quel messaggio scritto su facebook sia un’estrema richiesta di aiuto. Gentile e simpatico ma introverso, cordiale con tutti ma poco incline alle confidenze, Fabrizio Mazza gestisce la tabaccheria di Campalto già da alcuni anni. Le difficoltà della crisi si sono fatte sentire anche per lui ma è a livello personale che il 36enne stava vivendo nelle ultime settimane un periodo di difficoltà e scoraggiamento, uno di quei momenti bui in cui può cadere anche solo per qualche giorno ognuno di noi. «Ma non c’è problema che non possa essere risolto», dice la madre sperando che il suo appello possa arrivare al figlio, «e noi siamo pronti a sostenerlo. Fabrizio è un ragazzo che tende a tenersi le cose dentro, vorrebbe risolvere tutti i problemi da solo. Voglio fargli sapere che qualsiasi problema lo affligga può essere superato. Per questo lo aspettiamo a casa».

La mobilitazione della famiglia e degli amici, con i quali condivide la passione per il calcio e il tifo per la Juventus, raccontano la forza di un gruppo di persone pronte ad aiutarlo e a sostenerlo per uscire da difficoltà che, agli occhi di Fabrizio Mazza, nelle ultime settimane devono essere sembrate insormontabili. Per tutta la giornata di ieri, non sapendo come raggiungerlo, decine di amici gli hanno scritto su facebook, nella speranza che, collegandosi da qualche computer o telefonino, il tabaccaio potesse capire quante sono le persone che gli vogliono bene, e che non vedono l’ora di poterlo abbracciare.

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