L’addio a Nicolò Donà dalle Rose

Il funerale nella chiesa di San Canciano, l’alzaremi per un veneziano aristocratico
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. 29.08.2014.- I FUNERALI DEL CONTE DONA' DELLE ROSE IN CHIESA A SAN CANCIANO.
INTERPRESS/GF.TAGLIAPIETRA. 29.08.2014.- I FUNERALI DEL CONTE DONA' DELLE ROSE IN CHIESA A SAN CANCIANO.

VENEZIA. Un veneziano purosangue, ma anche un aristocratico moderno.

Soprattutto un uomo che ha saputo portare avanti un progetto di vita, rimanendo sempre legato ai suoi familiari e ai nipoti che adorava.

È stato ricordato così Nicolò Donà dalle Rose nel corso del funerale celebrato ieri mattina nella Chiesa di San Canciano, quasi piena di persone.

L’ultimo omaggio è stato l’alzaremi vicino alla casa dove abitava, il Palazzo con l’omonimo nome di famiglia in Fondamenta Nove, di fronte al cimitero di San Michele dove oggi riposa. Il conte, mancato a 79 anni il 26 agosto e discendente da una famiglia che ha dato tre Dogi a Venezia, è stato fondatore di Porto Rotondo in Costa Smeralda e promotore dell’arte in Italia.

La grande sensibilità per i processi creativi è emersa più volte nella messa celebrata dal parroco Don Cesare Maddalena. Alla cerimonia erano presenti famiglie nobili come da Mosto, Marcello, Franchetti, Berlingeri e il principe Carlo Giovanelli e famiglie di spicco della borghesia veneziana come gli Amendolagine, i Trentinaglia e Fiora Gandolfi. La funzione è stata all’insegna della semplicità: due corone e la bara di legno chiaro, con un mazzo di rose rosse e bianche. Sono stati suonati brani musicali utilizzando anche l’antico organo. L’uscita della bara dalla Chiesa, seguita da tutti i presenti, è stata accompagnata dalla dolce melodia di una tromba.

«Nicolò – ha detto il parroco – era una persona buona, piena di cultura e versatile. Antipatia e rancore non abitavano in lui».

Don Cesare, dopo aver letto un passo del Vangelo di Giovanni sulla resurrezione, ha ricordato anche la morte prematura del figlio Giovanni: «Questo doloroso evento ha segnato la sua vita lasciandogli aperte domande alle quali lui, con la sua profondità, cercava di dare risposte».

Donà dalle Rose lascia l’attuale moglie Giuliana Zucconi e la prima moglie e migliore amica Francoise Marsot.

I cinque figli, Francesco, Chiara, Gaia, Nicoletta e Viola. I nipoti Georges, Angèle, Ginevra, Guglielmo, Carlo, Giulia e Maria Vittoria e tutti i familiari, tra i quali la nuora e il genero che hanno voluto dargli l’ultimo saluto leggendo un pensiero dedicato a lui. (v.m.)

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