Lacrime e coppe: Brugnaro show per il palazzetto dello sport
Il sindaco si è presentato al Consiglio comunale straordinario sul futuro dell'area Pili con il trofeo vinto dalla Reyer. Nessuna risposta concreta sul conflitto d'interessi, ma un lunghissimo discorso frammisto di commozione e accuse
Il sindaco Luigi Brugnaro porta la coppa dello scudetto in Consiglio (foto Candussi)
MESTRE. Coppe, urla e lacrime in Consiglio comunale. Nessuna decisione, nessun progetto ma tanta voglia di arrivare al muro contro muro. Al consiglio comunale straordinario sull’area dei Pili (ai piedi del ponte della Libertà, lato Porto Marghera) di proprietà di una società del sindaco Luigi Brugnaro, lo stesso sindaco e proprietario della Reyer (società che chiede il palazzetto nuovo) si è presentato con la coppa dello scudetto vinto dalla Reyer il 20 giugno.
Un’area fortemente inquinata (fosfogessi e radon radioattivo) acquistata a un’asta a prezzo molto particolare proprio perché gravata dalla prescrizione di eseguire le bonifiche, che però non sono state mai fatte.
Ora su quell’area hanno messo gli occhi investitori cinesi, ma soprattutto il sindaco non ha mai nascosto la volontà di usarla per il nuovo palazzetto dello sport per la squadra di cui è il proprietario.
Di qui la convocazione del consiglio comunale straordinario nella sede mestrina di via Palazzo. Alle osservazioni delle opposizioni che chiedevano come intendesse muoversi il Comune e come il sindaco intendeva affrontare il conflitto d’interessi Brugnaro ha ribattuto esibendo la coppa (messa sui banchi di sindaco e giunta).
Le opposizioni infatti avevano chiesto il consiglio straordinario dei Pili proprio per capire se esiste un progetto sull'area contestando il conflitto di interessi del sindaco e la scelta di un'area che per gli alti costi e tempi di bonifica dei fosfogessi rischia di non consentire la realizzazione veloce del Palazzetto.
Casson, Pellicani, Scano e Scarpa hanno infatti chiesto conto al sindaco dell'esistenza di un progetto di intervento privato sull'area che appartiene ad una delle società del sindaco.
Un momento di commozione di Brugnaro durante il suo discorso (foto Candussi)
Brugnaro ha ribadito in lunghissimo discorso, inframmezzato da tratti di commozione e lacrime, che non esiste un progetto e non esiste un incarico ma ha ribadito che i Pili sono al centro dell'ipotesi di realizzarvi il Palazzetto altrimenti la Reyer dovrà dal prossimo campionato andare a giocare a Trieste o addirittura Bologna, visto che Treviso pare sia occupato.
Citando addirittura John Adams e i casi di Pierre Cardin e Zamparini il sindaco ha attaccato le opposizioni e ha assicurato: "Non ho mai avuto, non ho, e non avrò nessun conflitto d'interesse come imprenditore con il Comune di Venezia, come credo tutti sappiano e abbiano ben capito".
Dopo aver avviato quella che ha chiamato "operazione verità" e parlando talvolta direttamente con i tifosi della Reyer presenti in sala, Brugnaro ha terminato il suo discorso con un "ghea podemo far... insieme".
Poi altre lacrime. Il sindaco si è alzato platealmente, ha messo la coppa al suo posto e se n'è andato senza rispondere alle domande dei consiglieri.
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