La zona della pineta in degrado tra ruderi e strade dissestate
JESOLO. Terreni incolti, rustici da abbattere, strade dissestate. Siamo al Lido est di Jesolo, quello che molti chiamano “Jesolo Pineta”. A vedere certe foto non sembra di essere in una località turistica che per la sua spiaggia, ora scomparsa, faceva invidia alle Canarie, tra dune e laghi salati interni. I residenti, anche da Cortellazzo, chiedono più attenzione e tutela per on finire nel degrado. E Maurizio Bergamo, tra i fondatori della Lega a Jesolo, si è fatto portavoce in un viaggio nel degrado che diventa una denuncia pubblica.
«Ci sono porzioni di terreni anche a ridosso di case e attività commerciali lasciate nel totale abbandono», spiega, «malgrado esista uno specifico regolamento su come i proprietari devono tenere i terreni incolti e le case non più abitabili. Residenti e operatori turistici stanno sopportando ormai da molto tempo questa situazione che rovina il contesto residenziale e turistico. Ci sono terreni incolti e abitazioni abbandonate a se stesse, veri ruderi da abbattere che hanno creato le condizioni ideali per la proliferazione di topi, bisce e insetti, parassiti che vanno a pregiudicare le condizioni igieniche dove specialmente d’estate vivono molti bambini».
Tra gli esempi, un rudere di circa 300 mq con 5.000 mq di terreno dove non viene nemmeno falciata l’erba. «Attorno alla recinzione ci sono dei cartelli che sono una presa in giro», aggiunge, «che recitano “Lavori in corso vietato l’ingresso”. Si tratta di un rudere abbandonato a se stesso da più di trent’anni , si trova alle spalle di piazza Europa in via Belgio e confinante con un supermarket. Di fronte c’è il grattacielo Pineta. Altro grosso problema, le strade che sembrano sulle montagne russe, come sempre via Belgio e laterali, via Fra’ Paolo Sarpi ad esempio. Addirittura l’accesso al mare, biglietto da visita per la spiaggia della storica Piazza Europa, non è stato mai asfaltato o piastrellato così come l’accesso al mare di via Francesco Foscari».
«Invece le strade e i marciapiedi della nuova torre specchiata Merville sul mare sono perfetti, addirittura sono stati abbattuti centinaia di pini e nessuno ha detto nulla. I residenti vogliono sapere cosa è previsto per il futuro di questo lembo di litorale dimenticato. Al primo confronto pubblico, porteremo una raccolta di firme di residenti e operatori turistici per chiedere che finalmente la Pineta torni a splendere come sarebbe dovuto in una località turistica che si rispetti, dove c’è anche chi vive tutto l’anno».
Giovanni Cagnassi
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