La Zaccariotto: «In corsa con un progetto vincente»
MESTRE. «Se si trova la quadra, io mi metto in gioco ma le battaglie per me o si fanno per vincere altrimenti io posso impegnare diversamente il mio tempo». Francesca Zaccariotto, presidente della Provincia ed ex sindaco di San Donà, è in fibrillazione. Non dice apertamente di volersi candidare ma fa capire che è pronta «a mettersi in gioco», come candidato sindaco del centrodestra alle prossime amministrative di Venezia.
E in attesa che tra i partiti del centrodestra si trovi un accordo su un candidato forte, lei è impegnata in decine di incontri in città. Lunedì scorso ha incontrato a Mestre il comitato “Mestre off limits” per parlare di sicurezza e degrado a Mestre con il movimento di Fabrizio Coniglio. Mercoledì prossimo 24 novembre sarà ospite della giornata della legalità della Confcommercio, con un confronto con il senatore Felice Casson, per molti un candidato quasi certo alla corsa alla poltrona di sindaco per il centrosinistra. La leghista Zaccariotto è attenta a non fare fughe in avanti solitarie: «All’incontro con Mestre off limits lo ho detto chiaramente che non ero lì da candidata ma per il mio ruolo istituzionale che mi porta ad andare ovunque sia necessario». Ma dice anche di «sentirsi carica di voglia di dare. Poi sia Zaccariotto o un altro candidato sindaco non è importante. Che sia il ruolo di sindaco, assessore o consigliere quello si vedrà».
E poi avverte: «Non è bene attendere troppo». Il riferimento è all’attuale situazione dei due schieramenti, il centrosinistra con il Pd che ha un bel numero di potenziali candidati e farà le primarie a gennaio 2015 e il centrodestra che rinvia a gennaio la scelta sul candidato, mentre nascono civiche di centrodestra, come quella creata dall’ex Forza Italia Mattia Malgara. Anche la presidente della Provincia ha la sua lista civica viva e vegeta che ha ottenuto il 4 per cento alle provinciali 2010, ha ottenuto un consigliere e la presidenza dell’Apt. «Il futuro di Venezia si gioca tra due raggruppamenti», spiega la Zaccariotto, «ma sono tante le liste civiche che sembrano legate più che altro a personalismi. Certo si può pensare ad una lista civica ma serve crearci attorno un vasto raggruppamento. E personalmente non mi piace vedere uno schieramento che attende cosa fa l’altro. Il centrodestra non dovrebbe attendere le primarie del Partito Democratico. Dovrebbe avviare un lavoro autonomo, dovrebbe aver già costruito la sua figura di candidato sindaco e un progetto per Venezia, figlio degli anni passati all’opposizione. Attendere mi pare anche poco rispettoso per la città».
Invece, dice la Zaccariotto, tutti i riflettori «sono puntati non sulle comunali a Venezia ma sulle regionali». Con i partiti del centrodestra, continua, «ci stiamo parlando». Ma una scelta ancora non c’è. Lei continua ad incontrare categorie, associazioni e comitati. «Non sono per le battaglie perse ma per quelle che vengono vinte e quindi se si trova una quadra io sono pronta a mettermi in gioco».
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