La vogata del silenzio chiude un Carnevale da record / FOTO
Le gondole che scivolano lente sul Canal Grande illuminato solo da led. Cchiusura nel segno del silenzio per il Carnevale dei record: un milione di visitatori, un migliaio di eventi. La Nuova lo ha seguito con Twitter e lo speciale
VENEZIA. Un milione di turisti, un solo giorno di pioggia, gli altri quattordici di sole pazzesco, gli alberghi pieni, i ristoranti pure, i bar come se fosse sempre l’ora del panino, i costumisti che hanno vestito le migliaia di ospiti ai balli, le botteghe che hanno venduto maschere a getto continuo, i banchetti i cappelli pazzi e le edicole i parrucconi, i tricorni di cartone e i sacchetti di coriandoli a un euro cadauno.
Economicamente e meteorologicamente parlano, un trionfo. Il Carnevale 2011 si congeda dunque con una felice piroetta d’adieu, con la consapevolezza di esser stato protetto da un cielo di stelle benevole e il sorriso degli organizzatori che, grazie a un budget di un milione e rotti e pochi mesi a disposizione, sono riusciti a mettere una festa più che dignitosa. «Un Carnevale all’insegna della novità, della qualità e della sostenibilità» riassume il direttore di VM&E Piero Rosa Salva.
Le cifre raccontano di 490 eventi sparpagliati in 90 luoghi diversi, 350 artisti che si sono esibiti nella sola Piazza San Marco, 150 ore di programmazione, 80 mila persone in Piazza San Marco per il Volo dell’Angelo, 10 mila per quello della Pantegana a Cannaregio, 180 selezionati per la finale del Concorso della maschera più bella, 3 mila alla pista di pattinaggio in campo San Polo, 5 mila nel Bosco di luce di Ecolamp a San Polo. E ancora l’intuizione di tenere aperti i musei di sera. Il meraviglioso Carnevale dei ragazzi alla Biennale con 24.500 ingressi sotto il segno della creatività. Il tutto a beneficio dei 250 mila turisti arrivati lo scorso fine settimana, dei 140 mila del fine settimana precedente, dei 60 mila di ieri e delle migliaia che, senza venir mai meno, hanno disciplinatamente affollato il centro storico anche nei giorni «magri». Alla fine, un milioncino tondo tondo.
Le cifre, però, tacciono molte altre cose. Non dicono, ad esempio, che per portare in laguna un milione di persone ci voleva una vagonata di treni speciali, un esercito di bus e una flotta di vaporetti. L’obiezione vela il compiacimento dell’assessore al Turismo Roberto Panciera che, ieri mattina al Telecom Future Centre, ha fatto il bilancio della manifestazione insieme a Rosa Salva e al direttore artistico (non ancora confermato per l’anno prossimo) Davide Rampello.
«Trenitalia non ha organizzato treni speciali perchè non aveva dati storici su cui lavorare» spiega l’assessore. Fantastico. «In effetti Trenitalia ci ha un po’ deluso» continua. Ipotesi per l’anno prossimo: l’anno prossimo i treni li paga il Comune. Ipotesi difficile: il Comune non ha un euro. Però - se le previsioni di Rosa Salva saranno confermate - il Carnevale ha portato di indotto in città qualcosa come 40 milioni di euro; 40 milioni di euro che hanno rasserenato innanzitutto le categorie e che magari potrebbero servire in futuro per armare qualche treno.
Dice il presidente dell’Ava, Vittorio Bonacini: «Il Carnevale 2011 è stato segnato da un buon numero di presenze negli alberghi di Venezia, del Lido e di Mestre. L’ultimo week end, poi, ha segnato il tutto esaurito in molte strutture». Appagati anche i ristoratori, gli esercenti, gli artigiani, i venditori di souvenir e di chincaglieria che, da un milione di persone con una modesta capacità di spesa, hanno tratto il massimo profitto. Meno soddisfatti i veneziani che non hanno alberghi, non gestiscono bar e non vendono maschere. Sfiancati dalle code agli imbarcaderi, hanno levato i consueti lamenti salvo dimenticarsi che l’economia non viaggia a compartimenti stagni e che i 40 milioni di euro hanno benefici a cascata.
L’amministrazione comunale, che ha tirato fuori i soldi del Carnevale e ne ha sostenuto i costi in termini di vigili urbani, rifiuti straordinari e trasporti (treni esclusi), a questo punto potrebbe anche ricicciare la vecchia idea di Cacciari che era quella di far pagare la manifestazione alle categorie. Ma non lo farà. Panciera ha ribadito per l’ennesima volta che i costi del turismo li pagherà il sistema turistico. Quindi ticket certissimo, e non è uno scherzo di Carnevale.
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