La truffa delle patenti Annullati i domiciliari

Il Tribunale del Riesame ha stabilito l’obbligo di dimora per Agostino Genduso 43 anni, di Marcon, collaboratore dell’autoscuola “La Moderna” di Scorzè
Di Giorgio Cecchetti

MARCON. Venti giorni fa gli arresti e le altre misure, ieri le prime decisioni del Tribunale del riesame di Venezia presieduto dal giudice Patrizia Montuori per la così detta banda delle patenti. I magistrati veneziani hanno annullato l’ordinanza che costringeva Valentina Cremasco, 30 anni di Vedelago e impiegata dell’autoscuola «Start» di Castelfranco Veneto, all’obbligo di dimora. Inoltre, il Tribunale ha scarcerato Agostino Genduso, 43 anni di Marcon, collaboratore dell'«Autoscuola La Moderna» di Scorzè: era agli arresti domiciliari e ora ha l’obbligo di dimora.

Per molti cittadini stranieri, in particolare pakistani e indiani, ma anche per diversi italiani, che dovevano conseguire la patente di guida lo scoglio più grande era rappresentato dall'esame di teoria. Difficoltà di comprensione linguistica per i primi, assenza dei requisiti culturali minimi per gli altri. La scorciatoia per permettere al candidato di superare l'esame era rappresentata da un'organizzazione, che coinvolgeva titolari e collaboratori di alcune scuole guida, concentrate tra la Marca trevigiana a la terraferma veneziana. In cambio di cifre tra i 2.000 ed i 3.000 euro, l'organizzazione offriva un "pacchetto" completo di servizi per superare l'esame, che comprendeva la fornitura di apparati audio-video, gli indumenti da indossare durante l'esame ed il loro trasporto dalla base operativa, individuata in un appartamento di Mira, alla sede della Motorizzazione. Naturalmente il prezzo del servizio lievitava per chi voleva conseguire la patente di guida per i mezzi pesanti. L'organizzazione è stata smantellata venti giorni fa dagli agenti della Polizia stradale di Treviso, che hanno eseguito dieci ordini di custodia. cautelare.

In carcere erano finiti Umberto Cavasin, 60 anni di Mira, titolare delle autoscuole "Gruppo 2000" a Mestre e Mira ; Faisal Jamil, 35 anni, un pakistano di Montichiari (Brescia), il tecnico che installava sui candidati la strumentazione necessaria (auricolari, microtelecamere e cellulari) per passare l'esame di teoria; Moreno Semenzato, 61 anni di Vigonovo, procacciatore di candidati e autista che accompagnava i candidati nelle varie sedi delle motorizzazioni dove era programmato l'esame; Innocente Perico, 68 anni di Carvico (Bergamo), procacciatore di candidati. Sono invece agli arresti domiciliari Ugo Chiapatti, 47 anni di Favaro Veneto, socio dell'autoscuola "La Serenissima"; Agostino Genduso, 43 anni di Marcon, collaboratore dell'"Autoscuola La Moderna"; Dario Cavasin, 36 anni di Mira, figlio di Umberto e socio del "Gruppo 2000"; Gabriella Cavasin, 56 anni di Mira, sorella di Umberto e addetta alla base logistica.

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