La tromba d'aria ha devastato lo stadio di Chioggia: palestra senza tetto e tribuna senza sedie

Volata via anche la postazione stampa. Il Comune assicura un pronto intervento. Siviero: «Il vento ha messo paura»

CHIOGGIA. «Sembrava di vivere un film americano sui tornadi». Negli occhi dei testimoni è ancora vivo il ricordo della furia della tromba d'aria che giovedì mattina ha portato distruzione e devastazione a Sottomarina e Borgo San Giovanni, alle porte del centro storico.

Tra le strutture più colpite c'è anche lo stadio “Aldo e Dino Ballarin”, che si affaccia sulla laguna del Lusenzo ed è stato centrato in pieno dall’uragano che ha fatto letteralmente volare via la cabina stampa, che si trova sulla tribuna centrale ed il tetto della palestra e del magazzino.

Distrutte anche le panchine, divelte dalla furia del vento. Fortuna che oggi l’Union Clodiense gioca in trasferta perché con queste condizioni difficilmente si sarebbe potuta disputare la partita.

«Ero appena fuori dal cancello dello stadio», racconta il team manager della società, Giorgio Siviero, «quando con la macchina sono stato investito dal vento e mi sono quindi fermato. L’auto sobbalzava. Una situazione da paura, ma poi nel giro di poco più di un minuto il vento si è placato. A quel punto sono entrato e, in un primo momento, non mi sono accorto di quello che era successo. Poi ho visto il cornicione della palestra per terra e le pietre, quindi ho alzato gli occhi ed ho visto che trequarti del tetto non c'era più. Nel giro di ispezioni, poi, ho visto gli altri danni. Dentro il magazzino sembrava fosse esplosa una bomba. Ho chiamato il presidente e i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l'area».

Lamiere e pannelli sono volati dappertutto, assieme alle travi. Alcuni pezzi della cabina stampa sono stati ritrovati nel piazzale della stazione, dove anche il bar è stato colpito in pieno dalla tromba d'aria. Praticamente immediato l'intervento degli operai del Comune, che hanno provveduto a sistemare alla meno peggio soprattutto la palestra. «Il Comune si è adoperato subito», commenta il presidente dell'Union Clodiense, Ivano Boscolo Bielo, che ha visto danneggiato anche il suo locale in diga, a Sottomarina, «mettendo in sicurezza l’area attorno alla palestra. Mi ha chiamato l'assessora allo sport Isabella Penzo, ma anche i dirigenti Stefano Penzo e Daniela Ballarin. Adesso si tratta di pianificare gli interventi per mettere lo stadio in condizione di essere agibile per la partita di domenica prossima contro il Trento e penso che, almeno per le cose essenziali non ci dovrebbero essere problemi. In particolare il Comune mi ha assicurato gli interventi sulle panchine, che sono state distrutte dal vento e sulla cabina stampa. Per quanto riguarda la sistemazione della palestra e del magazzino è chiaro che non sono lavori che si fanno in poche ore. Comunque mi è stato garantito che verranno fatti».

Union Clodiense farà il punto della situazione, assieme ai tecnici del Comune, domani, anche perché se dovessero esserci dei problemi bisogna segnalare per tempo in federazione l’eventuale spostamento della sede o il rinvio della partita, oppure addirittura l'inversione del campo, ipotesi comunque piuttosto remota. Di sicuro il primo intervento sarà sulle panchine, con la sostituzione per intero delle stesse o con la sistemazione dei pannelli danneggiati. Potrebbe servire qualche tempo in più per la tribuna stampa dove, tra l’altro, si trova anche tutto l’impianto elettrico e la postazione per gli altoparlanti.

Anche il sindaco Alessandro Ferro ha fatto un sopralluogo all’interno dello stadio, già colpito da una tromba d'aria una trentina di anni fa che strappò via del tutto la copertura della gradinata est, poi sistemata (non per tutta la lunghezza) nel 1996. Copertura che, stavolta, è stata risparmiata. —
 

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