La sua banca "salta" una rata di 224 euro. Ora lui ne deve pagare 7 mila
L'incredibile vicenda di un panettiere di Mestre "inseguito" dal recupero crediti di una finanziaria. Interviene l'Adico
20090331 - ROMA - FIN - CRISI: CEI, CON BANCHE PRESTITI 300MLN A FAMIGLIE POVERE - Un fondo di garanzia da circa 30 milioni di euro in grado di generare prestiti bancari per 300 milioni da destinare alle famiglie in difficolta' a causa della crisi e' stato istituito dalla ..Conferenza episcopale italiana grazie ad un accordo con l'Abi, l'associazione bancaria italiana. .. Potranno farne richiesta di accesso le famiglie regolari con tre figli o malati a carico che abbiano perso ogni fonte di ..reddito...MARIO DE RENZIS /ANSA / KLD
MESTRE. Ha saltato una sola rata, la penultima. E non per colpa sua, ma per un problema della propria banca. Una sola cambiale di 224 euro non onorata, niente di più. Eppure ora M.V., 54enne panettiere di Favaro, dovrebbe sborsare, secondo le intenzioni del recupero crediti che da agosto scorso lo contatta in media tre volte al giorno, 7 mila euro sull’unghia, conseguenza diretta di quel mancato pagamento.
L'artigiano - esausto anche per il tono aggressivo con cui quotidianamente riceve l'intimazione del versamento -, si è rivolto all'ufficio legale dell'Adico, più che mai intenzionato a chiudere la vicenda una volta per tutte, ma non certo pagando 7 mila euro.
La storia. L'uomo 4 anni fa si era rivolto a una finanziaria chiedendo un prestito di 14 mila euro per l'acquisto di una vettura. Dopo aver pagato qualche rata da 120 euro l'una, sono sopraggiunte inaspettate difficoltà economiche che hanno reso impossibile onorare il debito totale. A questo punto la finanziaria, tramite la societò di recupero crediti, ha concordato un piano a "saldo e stralcio", concedendo di ridurre il debito a 8.960 euro, da pagare con cambiali mensili da 224 euro.
La banca "distratta". "Fortunatamente - spiega l'uomo - per una vicenda familiare ci è stato accordato un piccolo assegno sociale da 225 euro depositati ogni mese in una banca di Marghera. In questo modo abbiamo potuto onorare la cambiale di 224 euro. Tranne a gennaio 2016, quando per mancanza di disponibilità il contributo non è arrivato e quella rata, che era la penultima, non è stata pagata. La mia banca non mi ha avvertito e io solo per un caso fortuito sono venuto a saperlo, dopo però qualche mese".
Risultato? Da agosto dello scorso anno il recupero crediti intima al panettiere di Favaro il pagamento di 7 mila euro. 5 mila corrispondenti allo "sconto" ottenuto con il "saldo e stralcio" più 2 mila di interessi. "Al di là dell'insistenza con la quale vengono chiesti questi soldi - spiega Carlo Garofolini, ufficio legale dell'Adico - la cosa incredibile è che la finanziaria sarebbe disponibile a chiudere la vicenda con il pagamento della cambiale mancante invece il recupero crediti vuole i 7 mila euro. Tra l'altro nel contratto non era mai stato specificato che nel caso del mancato pagamento di una cambiale sarebbe scattata questa penalizzazione. Tramite il nostro ufficio legale chiediamo che la faccenda venga chiusa solo con il pagamento della rata mancante".
Finanziarie. Sono moltissime, intanto, le persone che si rivolgono all'Adico per problemi con i finanziamenti. "Il nostro consiglio - conclude il presidente dell'associazione - è quello di evitare se possibile di chiedere prestiti. Il rischio è quello di entrare in una spirale da cui si fa fatica ad uscire. In ogni caso, Adico segue con successo molte persone inguaiate con banche e finanziarie. Grazie al nostro intervento siamo risuciti a risolvere situazioni davvero ingarbugliate".
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