La "strada del buco" in centro a Mestre

Via Salettuol è diventata un tappeto di siringhe. La situazione si è aggravata negli ultimi mesi. Abitanti esasperati
Il "prato di sirignhe" in via Salettuol tra via Cavallotti e via Ariosto in pieno centro a Mestre (foto Candussi)
Il "prato di sirignhe" in via Salettuol tra via Cavallotti e via Ariosto in pieno centro a Mestre (foto Candussi)

MESTRE. Nei giorni scorsi alcuni residenti della via Salettuol, a Mestre (la via che collega via Cavallotti a via Ariosto), avevano segnalato in un esposto inviato alla Prefettura ed alle forze dell'ordine una persistente situazione di grave degrado urbano connesso al consumo di sostanze stupefacenti. Perché in un'area di questa via si concentrano i tossicodipendenti che dopo aver acquistato dosi di droga nella zona dei giardinetti di via Piave, cercano uno spazio dove potersi “bucare”.

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E la sopportazione dei residenti è arrivata oramai al limite, ennesimo segnale di malcontento in un quartiere tornato agli onori della cronaca per vari episodi di violenza e degrado, denunciati dai residenti.
Nei giorni scorsi un sopralluogo della polizia municipale ha consentito di accertare come la zona venga sistematicamente utilizzata da tossicodipendenti. A terra si trova di tutto, in particolare siringhe usate e abbandonate.
Immagini che rimandano direttamente alla Mestre degli anni Settanta e Ottanta, quando l'eroina mieteva vittime agli angoli delle strade.

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Oggi la situazione è tornata a livelli allarmanti. Il dibattito cittadino su questi temi imperversa e c'è chi ricorda alla giunta Brugnaro, impegnata a ricercare soluzioni che tranquillizzino i cittadini, che sarebbe importante tornare ad investire sugli operatori di strada, da quelli che si occupano di dipendenze a quelli che si occupano di persone senza fissa dimora.

La replica dell'assessore Giorgio D'Este: «Posso assicurare che rispetto a luglio 2015, la situazione è migliorata. Allora contavamo da 40 a 60 spacciatori ai giardini di via Piave. Ora se ne contano massimo una decina, vuoi perché si sono spostati verso altre zone o verso via Trento e via Monte San Michele, zona che oggi preoccupa e chiederò al prefetto di discuterne assieme. Il problema è la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Chiederemo a Veritas di potenziare la pulizia della zona di via Salettuol ma anche i cittadini sono invitati a collaborare per tenere pulita la loro città. Se vedono carte e bottiglie per terra, non dico certo le siringhe che vanno raccolte dal personale specializzato, possono raccoglierle anche loro. Noi stiamo facendo il possibile ma ci vuole tempo per cambiare le cose in questa città».

 

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